Non è stato certo un consiglio comunale scontato quello tenuto ieri a Roccasecca dei Volsci. Innanzitutto con i voti di sei consiglieri di maggioranza , su dieci componenti il Consiglio Comunale , il Presidente del Consiglio Luigino Mandatori è stato sfiduciato con conseguente revoca dalla carica. Del resto già la convocazione era stata sui generis, indetta dal Prefetto di Latina dott. Antonio D’Acunto che ha applicato l’art.39 del Tuel d.lgs.267/2000 comma 5 , sostituendosi così allo stesso Luigino Mandatori che da mesi si rifiutava di portare all’attenzione del Consiglio una mozione di sfiducia nei suoi confronti presentata dal Sindaco e altri tre consiglieri comunali, nonostante il 10 aprile gli fosse stata notificata una diffida prefettizia che indicava il termine massimo di 20 giorni per riunire l’assise consiliare. A spiegare l’accaduto è lo stesso sindaco Barbara Petroni: “I punti salienti della mozione sottolineavano in particolare il fatto che da diverso tempo il comportamento assunto dal consigliere Mandatori , nello svolgimento della carica, avevano creato numerose perplessità sia nei consiglieri comunali che in seno alle forze politiche rappresentate in consiglio, circa la capacità/volontà di esprimere un ruolo super partes a garanzia del corretto svolgimento delle attività istituzionali dell’ente e del normale dispiegamento della dialettica politica. Il Presidente, infatti, con il tempo ha finito per assumere atteggiamenti di vera e propria contrapposizione con i consiglieri , soprattutto della maggioranza consiliare ed in particolare con il sindaco, tesa ad un maggior peso politico personale attraverso cui influenzare fortemente il fisiologico confronto tra maggioranza ed opposizione consiliari. Altra motivazione che ha costretto il consiglio a sfiduciare Mandatori sono state le sue non poche , e documentate, intemperanze in seno a varie riunioni del Consiglio comunale, anche in occasioni di importanti argomenti all’ordine del giorno, allorquando lo stesso disponeva arbitrariamente lo scioglimento della seduta consiliare dichiarando necessario al suo prosieguo il ritiro di punti iscritti all’o.d.g. proposti dalla maggioranza” Prosegue la Petroni: “Nemmeno il suo ruolo di moderatore dei lavori consiliari è stato mai adeguatamente garantito , in quanto non ha mai sanzionato efficacemente le innumerevoli intemperanze , anche violente, verificatesi durante lo svolgimento di numerose assemblee. Il Presidente del Consiglio comunale deve rappresentare una figura neutra e di garanzia, tanto della maggioranza quanto della minoranza e così non era”. “Quindi – conclude la Petroni – l’auspicio è che si possa a tornare a lavorare con serenità”.
Roccasecca dei Volsci, il sindaco e la maggioranza sfiduciano e revocano il presidente del consiglio comunale


