Priverno, da tanti anni, ormai, si fregia del titolo di “Città d’Arte”. D’altronde, non poteva essere altrimenti, viste le meravigliose bellezze artistiche, architettoniche, archeologiche e quant’altro. Per non parlare, poi, della storia della città, che negli antichi testi, giunti fino ai nostri giorni, viene indicata come la “Metropolis Volscorum”. Eppure, quella che il grande poeta latino Virgilio cantò come la città di re Metabo e di sua figlia, la regina Camilla, a chi arriva, da uno qualsiasi degli accessi stradali non presenta certo un bel biglietto da visita. E proprio su questo argomento, sollevato dalla dott.ssa Cristina D’Alessio, con tanto di documentazione fotografica, sul web si è scatenato un vivace dibattito che chiama in causa direttamente gli amministratori comunali. “Arrivi a Priverno e trovi…. una selva!”, così la dott.ssa D’Alessio ha commentato la sua foto, che pubblichiamo in questo articolo. Invoca un “minimo di arredo urbano” e, rivolta ancora agli amministratori, sottolinea: “In fondo non vi si chiede di costruire le metropolitane o i grattacieli, solamente l’ordinario: dare un’immagine gradevole del paese!”. Per adesso, ci fermiamo qui. Ma, già da domani torneremo sulla questione del degrado che regna sovrano in più punti di questa, malgrado tutto, bella città. Un’altra battuta, ma che in realtà è molto di più, a commento della foto che pubblichiamo, la dott.ssa D’Alessio l’ha lanciata a mò di provocazione: “O tagliamo le canne o togliamo il cartello Città d’Arte”. Già!
Priverno, un ironico dilemma corre sul web: Tagliamo le canne o togliamo il cartello “Città d’Arte”?


