Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. Altrimenti si rischia di non capirci più niente e di confondere ancor di più le idee dei cittadini, utenti di quei pochi e modesti servizi sanitari ancora attivi sul territorio di Priverno. Ed allora affidiamoci ai numeri, nel senso di date e di ore. La settimana scorsa la Asl fa sapere che dal 15 di giugno al 30 di settembre il Punto di primo intervento dell’ex ospedale “Regina Elena” di Priverno sarà chiuso, a livello di prestazioni mediche, nelle ore notturne (dalle 20 alle 8), garantendo, tuttavia, la presenza del servizio infermieristico con l’eventuale supporto del medico dell’ARES 118. Il consigliere regionale, Enrico Forte, subito si attiva per scongiurare l’infausto evento. Il Consiglio comunale di Priverno, allargato ai sindaci di Pontinia, Sonnino, Roccagorga, Maenza, Prossedi e Sonnino, approva all’unanimità un documento di condanna, ribadendo la necessità di quel servizio per un territorio già depauperato al massimo. Per qualche giorno non si parla più della vicenda. Oggi, mercoledì, 11 giugno, alle ore 16:21 una mail dell’Ufficio stampa del consigliere Enrico Forte annuncia la buona novella: «Il Punto di primo soccorso di Priverno non chiuderà il 15 giugno prossimo come era stato precedentemente deciso. Grazie alla sensibilità della direzione generale della Asl è stata scongiurata la chiusura della struttura sanitaria, chiusura che avrebbe creato gravi disagi alla popolazione dell’intero comprensorio che al centro fa riferimento». Il consigliere regionale del Partito democratico Enrico Forte – si legge ancora nella nota del suo Ufficio stampa – esprime soddisfazione per l’esito positivo della vicenda relativa al Punto di primo soccorso di Priverno che rischiava di essere definitivamente chiusa. Alle ore 16:35, corrispondenti di testate cartacee e on line ricevono una seconda mail. Questa volta arriva dal Comune di Priverno. L’allegato contiene una lettera, inviata dal sindaco privernate, Angelo Delogu (Sel), a tutti i sindaci della provincia di Latina e al presidente della Conferenza dei sindaci, Giovanni Di Giorgi, sindaco di Latina, avente ad oggetto: “Convocazione Conferenza dei Sindaci della Provincia di Latina per emergenza sanitaria”. Fatta una premessa sulla probabile chiusura del Punto di primo intervento dell’ex “Regina Elena”, Delogu scrive – tra l’altro – al sindaco del Comune capoluogo e ai suoi colleghi degli altri Comuni pontini: “Non Vi sfuggirà che l’eventuale chiusura o ridimensionamento del PPI di Priverno, che ciclicamente viene minacciata con l’approssimarsi della stagione estiva e che speriamo sia definitivamente scongiurata anche in questa occasione, così come il depotenziamento di strutture analoghe in tutta la Provincia, potrebbe avere gravi ripercussioni sull’intera rete sanitaria provinciale”. Infatti, i cittadini soliti rivolgersi a queste strutture di prossimità finiranno con il “bussare alla porta” dei presidi ospedalieri maggiori (Latina, Terracina, Fondi, ecc.), aumentando ulteriormente la mole di lavoro del personale lì presente e causando gravi disagi per tutta l’utenza. Il sistema, insomma, già carente e deficitario, rischia di collassare, mettendo a rischio il funzionamento dell’intero servizio sanitario provinciale e la salute dei cittadini. “Per queste ed altre ragioni – conclude Delogu – ritengo necessaria al più presto la convocazione di una Conferenza dei Sindaci ad hoc, che discuta delle problematiche connesse all’organizzazione del servizio sanitario e si faccia portatrice nei confronti dell’Azienda di una nuova proposta organizzativa, che tenga effettivamente conto delle esigenze dell’intero territorio provinciale”. Insomma, a qualcuno – a noi sicuramente – è sfuggito qualche passaggio. In ogni caso né Forte né Delogu fanno riferimento a quanto da noi denunciato circa la riduzione dell’orario degli Uffici Cup a Priverno.

