L’appuntamento è per le ore 10:30 di domenica, 15 giugno, a Priverno, in Piazzale XX Settembre, meglio noto come Porta Romana. Stiamo parlando delle “Passeggiate fuori porta”, concentrate sui centri collinari lepini. Il progetto, giunto alla seconda edizione, gode del patrocinio dell’Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali del CNR e di IN/Arch Lazio, cui si è aggiunto quello della Fondazione Roffredo Caetani e dei Comuni di Priverno, Bassiano e Roccagorga. Proprio nello spirito partecipativo dell’iniziativa, oltre a coloro i quali condurranno la Passeggiata, saranno presenti l’assessore alla Cultura del Comune di Priverno, Elvira Picozza, e gli eredi della famiglia Tacconi, Maria Beatrice Vagnozzi e suo figlio, Ludovico Tacconi, che gentilmente permetteranno al gruppo di visitare il giardino e il palazzo Tacconi, nel centro storico di Priverno. Condurranno la passeggiata Emma Tagliacollo, Assegnista di Ricerca CNR-ICVBC di Roma e Paola Rinnaudo, archeologa e responsabile dei servizi educativi dei Musei archeologici di Priverno, supportate nella visita dallo storico dell’arte Vincenzo Scozzarella. L’iniziativa delle “Passeggiate fuori porta”, nata nel 2013, è inserita nel contesto di un’altra iniziativa più ampia: le “Passeggiate romane”, ideate da Marina Natoli, Valentina Piscitelli e RobertoVeneziani. Le visite proposte – ha dichiarato Emma Tagliacollo – sono delle letture urbane pensate come un percorso territoriale che prende avvio dall’interno del territorio dei Monti Lepini sino a giungere alla Pianura Pontina. Ognuna delle cittadine pontine visitate (Bassiano, Maenza, Priverno e Roccagorga) offre un concentrato di architettura e di arte in uno spazio limitato e consente una chiara visione e interpretazione dello sviluppo e della crescita urbana. I piccoli centri del Lazio, infatti, sono borghi di origine medievale che sorgono su preesistenze archeologiche ancora oggi visibili. Nel passato remoto le loro vicende si legarono alle scelte culturali e politiche di Roma. Tali centri e borghi – ha concluso la dott.ssa Tagliacollo – meritano una nuova attenzione a livello territoriale, sia per la loro potenzialità culturale sia per la ricerca e l’affermazione della propria identità, che può avvenire solo grazie allo strumento della conoscenza.

