L’avevamo detto nel nostro articolo pubblicato sei giorni fa sulla nostra testata on line “MondoRe@le”: aspettiamo risposte dal Palazzo comunale di piazza Giovanni XXIII, a proposito della polemica sollevata da un cittadino di Priverno su un viaggio a Bridgwater del sindaco del centro collinare lepino in vista di un probabile gemellaggio. Quel cittadino – Tommaso De Paolis – in un comunicato, inviato alle varie testate giornalistiche, aveva esternato delle perplessità sull’utilità di un nuovo gemellaggio, chiedendo se “non lasciano il tempo che trovano scambi culturali concepiti senza il contributo della cittadinanza, senza la partecipazione alle decisioni e senza legami autentici con gli altri paesi”. Sottolineato poi che il sindaco di Priverno quel viaggio in terra britannica se l’era pagato di tasca propria, De Paolis aveva ricordato che, invece, il Comune aveva sostenuto le spese per il biglietto della traduttrice. In realtà, era parso a tutti che quel comunicato poneva l’accento non tanto sul costo di quel biglietto (che oggi apprendiamo essere stato di “161 euro e pochi spicci”), ma su una questione di ordine più generale e comunque chiaramente politica: un nuovo gemellaggio, dopo che in campagna elettorale, tutti i candidati di quella che poi sarebbe diventata la nuova compagine amministrativa avevano fortemente criticato chi li aveva preceduti proprio sulla vicenda gemellaggi. Il giorno dopo avevamo raccolto sui social network un primo intervento chiarificatore del vicesindaco Anna Maria Bilancia che, peraltro, è anche la dirigente scolastica dell’Isiss “Teodosio Rossi”, in cui dichiarava che “il viaggio del sindaco a Bridgwater ha avuto l’unica funzione, dal valore superlativo, di predisporre le condizioni per favorire lo scambio culturale tra studenti, e più in generale tra giovani, italiani e inglesi. In particolare, siamo molto interessati a facilitare la mobilità dei nostri ragazzi verso la Gran Bretagna perché possano imparare meglio l’inglese. Questo è giusto e necessario e vale molto di più del costo di un biglietto aereo per una traduttrice!”. Pensavamo che, dando voce ad un cittadino (che crediamo, peraltro, non fosse il solo a pensarla in quel modo) e alla precisazione del vicesindaco, avessimo correttamente esercitato un doveroso diritto di cronaca. Ma, evidentemente, non è stato così. Da un autorevole inquilino del palazzo comunale – e per amor di patria non facciamo nomi – a muso duro ci sono giunte rampogne per aver dato spazio a considerazioni di un cittadino, ritenute scorrette e, addirittura minacce di querela. Come se esistessero comunicati stampa da pubblicare ed altri da cestinare! Ora, arriva un’ulteriore precisazione dal Comune con dichiarazioni del sindaco Angelo Delogu, che spiega dettagliatamente le finalità del suo viaggio in terra inglese, sottolineando che “alla ripresa dell’anno scolastico degli studenti dell’ISISS ‘Teodosio Rossi’ si recheranno in visita nella cittadina inglese, così da poter vivere per qualche tempo in una realtà differente dalla loro e migliorare la conoscenza della lingua inglese”. Non solo. Ma il viaggio a Bridgwater “oltre ad una visita di cortesia, è stato anche un viaggio di lavoro: nei giorni di permanenza, che hanno coinciso con il week end, tra le altre cose, ho rappresentato l’intera cittadinanza privernate, gettando basi per un accordo che porterà benefici a tutti i nostri ragazzi e all’intera città. Non è stato un viaggio di piacere, come qualcun altro vuole dare ad intendere”. Perfetto. Però, scaricare sulla stampa commenti poco lusinghieri (ci si passi l’eufemismo) per aver dato spazio, per quanto modesto, alla critica di un cittadino, pare davvero troppo. Se poi quello spazio dal sindaco Delogu viene considerato maggiore di quello che si dà alle istituzioni (?), almeno per quel che ci riguarda, pare ancora più strano. Un’ultima annotazione, per dovere di cronaca: il costo del biglietto della traduttrice l’abbiamo appreso solo dalla precisazione del sindaco, mentre il viaggio a Bridgwater non era stato annunciato alla stampa da nessun comunicato del Comune.
Mario Giorgi.

