Quasi incredibile a credersi, a Maenza si è arrivati a discutere pure a riguardo della festa della comparanza che ricade in occasione della festività di San Giovanni Battista, 24 giugno. I motivi del contendere sono addirittura due. Il primo legato al costo che quest’anno ha la comparanza che invece, fino ad ora, era stata gratuita. Ogni compare dovrà versare infatti una quota di 5 euro e il motivo di ciò, non è evitare al Comune l’esborso di qualche centinaia di euro per la stampa delle pergamene, come fatto fino ad ora, ma evitare catene di comparanza di cinque e sei persone che rischiavano di sminuire il senso stesso della celebrazione. Il secondo motivo di contesa nasce dall’idea di anticipare a oggi, 23 Giugno, la processione e la consegna dei diplomi di comparanza per evitare la sovrapposizione della terza partita dell’Italia nel girone eliminatorio dei mondiali. Per spiegare il motivo di tale scelta (condivisibile o meno) concordata e avvallata dal parroco della parrocchia di Santa Maria Assunta in Cielo, ci affidiamo alle dichiarazioni dello stesso sindaco Claudio Sperduti: “Premesso che il 24 gioca la Nazionale di calcio e che tali eventi in passato sono stati preferiti a discapito di altre iniziative, soprattutto quelle religiose, la comparanza si celebra nella ricorrenza della solennità di San Giovanni Battista e la Liturgia della Chiesa prevede l’inizio della solennità con la Messa della Vigilia alle ore 18:00 del giorno precedente a quella del 24 giugno. Pertanto la Processione in onore di San Giovanni Battista fatta il 23 giugno è da ritenersi, secondo il criterio che usa la Chiesa in tutto il mondo, come già all’interno del tempo della solennità . Quindi celebrare la vigilia di San Giovanni Battista è già parte della solennità stessa”. “Del resto – specifica Sperduti – lo stesso criterio viene adottato per la Messa prefestiva del sabato, diventata di uso comune, alla quale viene riconosciuta la stessa validità di quella della domenica. Il programma orario sarà invariato, 18:30 Messa e poi Processione per le vie del Paese fino alla Chiesa di San Rocco per la successiva consegna delle pergamene”. Sperduti torna poi sulla questione del prezzo imposto: “Per quanto riguarda il contributo di 5,00 euro confermo che verranno utilizzati per acquistare beni di prima necessità (pasta, latte, pannolini e quando altro) che attraverso la Chiesa verranno distribuiti alle famiglie che si trovano in difficoltà. Capisco che sono cifre importanti di questi tempi, ma credo che sono irrilevanti rispetto ai mazzi di fiori, alle foto, ai regali e alle cene che si fanno in occasione della comparanza. Con questo spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno. Il fine è sempre lo stesso ovvero cercare la maggior condivisione e partecipazione possibile per ogni tipo di iniziativa, nel rispetto dei canoni tradizionali senza dimenticare chi è meno fortunato”. Per chiudere con un altro proverbio, chi vuol capire capisca, mentre per dirla con una citazione teatrale, cos’ è se vi pare.
Maenza, oggi c’è la festa della comparanza e pure questa fa discutere


