Per quanto potrà esserne veramente preoccupato, Claudio Sperduti, eletto sindaco di Maenza nelle ultime amministrative con a lista “Progetto Maenza“, che ha ottenuto 1.112 voti (53,6%) incassa il rigetto di un partito, Rifondazione Comunista, che in molti credevano tra quelli alle sue spalle. Forse perché per anni, referente maentino di tale partito era stato l’avvocato Alessandro Pucci, fiero sostenitore di Sperduti durante questa campagna elettorale. A chiarire la cosa è Maurizio Frattagli, segretario provinciale a Latina di Rifondazione che specifica: “Sperduti è stato dato erroneamente in quota a Rifondazione Comunista, quando invece mai né dal provinciale né da chicchessia sono venute indicazioni in tal senso, così come smentiamo che Claudio Sperduti sia stato nostro iscritto. D’altronde lo conferma il profilo e il programma della sua lista, Progetto Maenza , che è lontano, troppo lontano, dai sentimenti e dai valori di quella parte di sinistra che umilmente cerchiamo di rappresentare. I due candidati a sindaco di Maenza, sono infatti i due lati della stessa medaglia e non ci interessa se un lato è più bello dell’altro perché è la medaglia che non ci piace. Nei prossimi mesi il nostro impegno sarà quello di gettare le basi perché a Maenza si possa aprire un circolo della Rifondazione Comunista, in grado di riprendere il percorso di impegno, di lotta e di solidarietà, che ha sempre caratterizzato la nostra azione politica”.
Maenza, Claudio Sperduti e implicitamente Sandro Pucci, ripudiati da Rifondazione Comunista


