Piove e le vie della periferia setina vanno sottacqua. E’ successo in via Melogrosso dove le piogge hanno provocato uno smottamento ed è successo, puntuale come una tasse, a Sezze Scalo lungo le vie della campagna. A sottolineare il problema ci ha pensato il consigliere comunale Roberto Reginaldi: “Ogni anno la stessa storia, bastano pochi giorni di pioggia che tutte le arterie fluviali del nostro territorio, si arrestano mandando sott’acqua decine e decine di ettari di terreni agricoli. Il tutto in danno totale degli agricoltori pontini già pesantemente compromessi dalla crisi che strangola il Bel Paese, solo il Bel Paese. I nostri canali sono al collasso totale, le forti piogge hanno di fatto superato gli argini inondando terreni in piena attività di produzione. Questa mattina raccoglievo decine e decine di lamentele da parte di aziende agricole, grandi e piccole, è hanno ragione. Le tasse sono puntuali come i nostri pagamenti, ma la manutenzione resta una chimera. Cosa non funziona? E’ indubbia, se non palese, la mancata manutenzione dei canali che non riescono a raccogliere tutta l’acqua dai fossi di scolo. La folta vegetazione che non viene tagliata periodicamente, forma delle dighe naturali e quindi impedisce che le acque si convoglino come dovrebbero. Il Consorzio di Bonifica non riesce a garantire la manutenzione ordinaria, figuriamoci quella straordinaria, ma le sue bollette arrivano puntuali come le rondini a primavera, e per chi ritarda sono tristi e pesanti penali per mano dell’esattore più odiato dagli italiani, Equitalia. E già, per le tasse non ci sono scusanti, vanno pagate anche se un raccolto va perso, ironia della sorte, per colpa proprio di chi riscuote il tributo. Giusto il 19 aprile segnalavo, ai Carabinieri e alla Polizia Locale di Sezze, la presenza di una quantità enorme di oli esausti scaricati abusivamente, all’interno di uno dei canali ad uso irriguo che si collega con un’importante e grande canale, il Selcella, ebbene ancora non mi è dato da sapere se sia stata avviata un’immediata attività di bonifica di quel tratto. Lo chiedevo con urgenza proprio preoccupato delle precipitazioni preavvisate, in quanto, proprio quello che è accaduto e sta ancora accadendo, cioè le forti precipitazioni, non trascinasse via tutto disperdendolo ed inquinando chilometri di tratti fluviali ad uso irriguo. Chi pagherà ora i danni ai contadini?”. L’attacco di Reginaldi ha un obbiettivo che è il Consorzio di Bonifica: “Ne prendano atto i vertici del Consorzio di Bonifica e rassegnino le loro dimissioni. Nel frattempo tutti si domandano quali saranno le azioni che intraprenderanno le sigle sindacali che, in questi casi, dovrebbero schierarsi a favore della categoria ma il CDA del Consorzio è composto da dirigenti della categoria sindacale più conosciuta e rappresentata d’Italia. Invito tutti gli agricoltori a presentare denuncia con richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’Ente proprietario dei canali, senza avere timore di farlo, è ora che ci si ribelli contro questo sistema che chiede e non offre nulla. Eppure, il sistema di raccolta acque e controllo dell’Agro Pontino, è di studio in tutta Europa, invidiato dalla sua messa in opera, erano gli anni 30, ed oggi che siamo al terzo millennio, sembra che siamo tornati nell’era medievale. Non ci resta che aspettare l’esercito con il “chinino” contro la malaria”.
Sezze: Campagne sottacqua, Reginaldi se la prende con il Consorzio di Bonifica


