Premetto che il mio peregrinare nel piazzale della stazione di Fossanova giovedì sera è durato poco più di 35 minuti e, quindi, molto probabilmente, non mi ha permesso di cogliere le tantissime cose buone – o in itinere – che si trovano in un luogo, frequentato ogni giorno da qualche migliaio di viaggiatori e che, magari, per la fretta, nemmeno loro riescono a cogliere, mi pare doveroso precisare che il mio peregrinare è stato davvero lungo – 39 anni – e si è verificato soltanto nel campo giornalistico. Questo – si, lungo – peregrinare mi ha permesso sempre di segnalare problemi, di portare a conoscenza di palazzi di vetro, più o meno spesso o oscurato, situazioni di disagio di cittadini sempre poco ascoltati, di lagnanze quasi mai raccolte da chi di dovere. Perciò, sono davvero felice che il mio servizio sulle condizioni dello scalo ferroviario privernate sia stato, innanzitutto letto, e poi commentato con la sua proverbiale intelligenza ed arguzia dal sindaco di Priverno, Angelo Delogu. Su face book, naturalmente. Non voglio assolutamente entrare in una inutile quanto sterile polemica con chi è pur sempre il mio sindaco. In ogni caso il commento del dott. Delogu sarebbe davvero facile da commentare, ma le valutazioni le lascio a quei pochi lettori che mi fanno l’onore di seguirmi. Tuttavia, una cosa mi sia consentita: tante volte – caro sindaco – ho sentito molte delle frasi che tu hai scritto nel tuo commento: oggi, come due, cinque, dieci e, addirittura, trentanove anni fa. E’ naturale che i cantieri aperti generino disagio e preoccupazione (magari come quelli nella cosiddetta Cittadella della Salute di Via Madonna delle Grazie a Priverno) e che prima o poi tutto si aggiusterà. L’ho sentito anche in passato. Il fatto è che in quel peregrinare di cui sopra ne ho visti di cantieri aperti per lunghi anni! E poi – mi perdonerà il mio sindaco – ma di espressioni quali “abbiamo tentato di…”, “abbiamo provveduto a segnalare…”, “vedremo di intervenire quanto prima…”, “la gestione è di altri enti…”, “stiamo predisponendo…” quante ne ho sentite in trentanove anni. Un pizzico di scetticismo, con tutta la stima e la fiducia per un sindaco giovane e intraprendente, mi si consenta di esternarlo. Una sola risposta diretta: il treno delle 20:51 da Roma nel piazzale antistante la stazione di Fossanova, era atteso da due soli pulman Cotral (uno per Sonnino e uno per Sabaudia) che – per la cronaca – non hanno però aspettato l’arrivo di quel treno (anche la Cotral ha i suoi orari) e della circolare nemmeno l’ombra non all’arrivo di quel treno, ma già all’annuncio del ritardo. Ma, forse, tutto questo è accaduto solo giovedì 22 maggio 2014. Infine, un auspicio: spero – e con me pendolari e cittadini di Priverno e di tanti altri Comuni – che il protocollo con l’impresa pubblicitaria per il decoro alla stazione di Fossanova, venga firmato quanto prima!


