La nomina di Antonio Macera a commissario liquidatore della Nuova Gea, lo scorso 10 aprile, ha di fatto sancito ufficialmente la liquidazione di una società partecipata che negli anni aveva perso i pezzi fino a rimanere con i soli paesi di Maenza e Prossedi a comporla. Cosa accadrà ora? Quali saranno gli effetti di questa liquidazione? Prova a spiegarlo il candidato sindaco di MAenaza, Claudio Sperduti che, tencio ambientale specializzato nel settore rifiuti, pone il problema dalla parte della sua città: “Quali è quanti saranno i debiti che i cittadini maentini si troveranno a dover ripianare? Circa 15 operatori stanno ancora aspettando il pagamento dello stipendio di dicembre e della tredicesima. I servizi di raccolta sono affidati alla stessa fino al 30 di giugno e non credo che la nuova amministrazione avrà i tempi necessari per trovare una diversa soluzione. Il nostro impegno sarà quello di valutare la scelta qualitativamente migliore per i cittadini maentini. Il servizio così com’è non funziona e necessità di profonde modifiche nella gestione e nelle modalità di esecuzione dei servizi stessi. L’intento è’ quello di mantenere la gestione in mano pubblica, ovviamente il consiglio comunale dovrà esprimersi su questa decisione, ma sicuramente tutti saremo concordi con il fatto che non possiamo permettere che si possa lucrare su un servizio pubblico essenziale. La quota relativa alla gestione dei servizi di igiene urbana rappresenta il capitolo più importante di spesa del bilancio comunale. Pertanto analizzeremo voce per voce tutti i costi del servizio, affinché eventuali utili e o benefici possano ricadere sul territorio o attraverso l’estensione di nuovi servizi o tramite l’impiego di nuova forza lavoro. La realizzazione di un centro comunale di raccolta meglio conosciuto come ‘isola ecologica’ sarà una delle priorità della nuova amministrazione. Tutti dovranno avere accesso ad un area presidiata per conferire i propri rifiuti ingombranti.
Maenza, Nuova Gea in liquidazione. Sperduti ipotizza cosa accade


