E’ passato un anno circa da quando Domenico Guidi, dopo una parentesi da consigliere provinciale, è tornato ad essere il primo cittadino di Bassiano, piccolo paese lepino di cui era già stato sindaco per due mandati di fila cinque anni prima. E al primo giro di boa del suo nuovo mandato proprio Guidi spiega le politiche intraprese in questi dodici mesi: “Le linee programmatiche che stanno muovendo l’iniziativa amministrativa avviata circa un anno fà per il prossimo quinquennio si stanno basando sul principio della sostenibilità e dello sviluppo. Sostenibilità che andrà intesa e declinata in tre essenziali livelli: sostenibilità finanziaria, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale. Sostenibilità finanziaria. Vogliamo portare i conti di Bassiano ad essere trasparenti e in ordine, un obiettivo che necessariamente dovrà passare attraverso un riequilibrio economico e una riduzione del patrimonio, affinché il gravame che oggi limita la spesa corrente possa liberare risorse utili ai servizi che un Comune deve saper offrire alla sua comunità. Le società partecipate sono oggi un asset fondamentale e prezioso, al contempo ha contribuito pesantemente alla patrimonializzazione del Comune, per altro incidendo pesantemente coi suoi costi finanziari sulla spesa corrente. Serve liberare risorse per abbattere alcuni situazioni di deficit strutturale come i residui, inoltre sarà necessario operare delle alienazioni: immobiliari e mobiliari, guardando al rapporto utilità sociale-benefici comuni per individuare i criteri con cui realizzare le diverse cessioni. Si sta operando un’importante riorganizzazione della macchina comunale e delle diverse società controllate e collegate al Comune, che ritornerà a essere holding capace di garantire un efficace controllo delle sue società (liquidata la Nuova Gea, si passa a valutare attentamente la situazione della Compagnia dei Lepini e di Acqualatina pur non essendo soci ed altre di minore partecipazione) , nel rispetto dei principi di buona gestione ed economicità. Sostenibilità ambientale dovrà guardare alle risorse di acqua, aria e territorio. Si rafforzerà la viabilità pubblica attraverso alcune ciclabilità come mountain bike, l’interazione dei diversi mezzi pubblici e la pedonalizzazione, soprattutto nel centro storico. Bassiano dovrà poi ritornare a preoccuparsi di cosa e quanto è smaltito dei rifiuti che si trovano spesso per strada (Via Ninfina, Via Formale, Via Semprevisa, Via Crocifisso ecc)e gettati lungo alcuni luoghi del territorio. I rifiuti del porta a porta, costosi ma importanti per arrivare ad avere una differenziata come obiettivo dell’amministrazione passare dall’attuale 48%-53% della raccolta differenziata al 60%-70% nei prossimi due anni. Andranno poi messe in sicurezza le falde acquifere e migliorata la qualità dell’acqua del fiume Cavata dall’acqua solfurea e da Ninfa sostenendo la realizzazione di interventi fitosanitari previsti nel progetto della Provincia di Latina Life. Il Comune si sta impegnando a svolgere un ruolo di coordinamento istituzionale degli enti, anche per quanto riguarda le gravi criticità che si registrano nel territorio, diverse frane lungo le strade. Un lavoro che con concretezza e costanza, sarà svolto di anno in anno, perseguendo piccoli ma concreti risultati. Verranno per questo riconsegnate da prima ai cittadini le diverse aree verdi, con l’avvio del progetto di allargamento del Cimitero e l’utilizzazione dell’area di S.Filippo; poi la realizzazione di un parco nel sito della ex Banca, i giardini e un campetto nel parte inferiore del parcheggio XXV Aprile. Proseguiranno e saranno favorite le caratterizzazioni da parte di Arpa e si ritornerà a investire nella manutenzione del paese con il progetto della insonorizzazione acustica. In questa direzione andrà anche l’urbanistica che guarderà alla rigenerazione urbana e alla riqualificazione dell’esistente. Sostenibilità sociale. Si guarderà naturalmente ai servizi sociali e alla famiglia, all’integrazione e all’educazione cercando di portare questi servizi maggiormente vicino al cittadino, ascoltando le sue esigenze e dando spazio e voce al disagio sociale e alle fondazioni che dovranno essere aperte, rispecchiando così il principio dell’interdisciplinarietà che già si è sviluppato tra i diversi settori. Una mano tesa va allungata a chi fa cultura nel nostro paese, con l’avvio anche delle manifestazioni e la programmazione di iniziative per Aldo Manuzio e per meglio accrescere le potenzialità di Bassiano, spero e credo nella Istituzione Culturale “Bassiano Cultura”, in corso di gemmazione.
Si provvederà a una migliore organizzazione dei Musei e della Biblioteca di Bassiano. L’indice di sviluppo umano sarà il termine di valutazione per determinare i risultati e la ricchezza del nostro paese e della sua politica sociale e culturale. Anche in questo senso va riletto il processo d’integrazione che deve guardare ad una inclusione responsabile”.


