Andrea Ragusa, portavoce dei grillini apriliani, torna a parlare di antenne telefoniche radiomobili e di inquinamento elettromagnetico in genere. In un lungo comunicato spiega: “Si è discusso molto, ma mai troppo, dell’antenna di via della Margherite e di quella di viale Europa, ma mai delle altre sparse sul territorio comunale come quella sulla via Pontina, fronte CC Aprilia 2, a poca distanza da due case di cura o di quelle installate presso il campo sportivo cittadino, anch’esse a brevissima distanza, in questo caso da una scuola, il Liceo Meucci, o ancora di quella sulla complanare della Pontina nel quartiere Montarelli anche questa a distanza molto ravvicinata ad una scuola materna ed elementare o di quelle sul Palazzo di Vetro, queste vicine a 2 scuole oltre che agli ambulatori della A.S.L. Nelle vicinanze della scuola Montarelli vi è anche la presenza di un elettrodotto, che come tutti gli elettrodotti, produce solamente un campo magnetico, che si attenua molto rapidamente con la distanza, ma che non viene schermato da edifici e alberature e che a nostro avviso andrebbe monitorato anch’esso in base a quel Principio di precauzione previsto anche dalla Comunità Europea.
In casi come questi in in cui i dati scientifici non consentono una valutazione completa del rischio, perché, e lo ricordiamo, in attesa di dati scientifici incontrovertibili non si può asserire né che
le emissioni degli elettrodotti (campi ELF) e dei ripetitori siano nocive alla salute né il contrario. Vale, comunque, in proposito, ricordare che il Regolamento Comunale del 2011, all’art. 5, classifica come aree sensibili le case di riposo, gli ospedali, le strutture sanitarie, le scuole, comprese tutte le relative pertinenze e gli edifici di culto e prevede, nel caso di installazione di impianti ad una distanza inferiore ai 200 mt. richiede, in base all’art. 6 dello stesso Regolamento, un “monitoraggio continuo delle emissioni o attraverso l’istallazione di una stazione di rilevamento fissa o tramite lo possibilità di accedere agli spazi in maniera autonoma con propria strumentazione portatile”, tutto questo pare che non avvenga come non si sa se sia stato fornito il previsto parere dell’ARPA, come previsto dall’art. 8 del citato regolamento. In base sempre allo stesso regolamento, che all’art. 9 recita :”I controlli possono essere eseguiti anche su richiesta di comitali di cittadini” ci chiediamo se l’Amministrazione si sia attivata ad effettuarli richiedendo l’intervento dell’ARPA in considerazione anche del fatto che abbiamo presentato in data, 01 aprile 2014, una petizione popolare che lo richiedeva. Sempre a questa Amministrazione chiediamo che fine abbiano fatto i proventi derivati dalla concessione degli spazi pubblici (Palazzo di Vetro, serbatoio pensile Parco Manaresi, ecc) che sarebbero dovuti servire, in base all’art. 14, “per interventi destinati al miglioramento dell’ambiente e per il miglioramento delle condizioni derivanti dalle emissioni elettromagnetiche” e per il piano di mappatura delle emissioni elettromagnetiche, dell’intero territorio comunale che sarebbe stato propedeutico alla pianificazione per la razionalizzazione degli impianti e per l’adeguamento di eventuali zone che risultassero fuori norma. Visto che il piano di mappatura sembrerebbe non esserci e visto che pare così difficile farlo per questa Amministrazione, accogliamo il consiglio dei noti adagi popolari “Chi fa da sé fa per tre” ed “Aiutati che Dio ti aiuta” per chiedere la partecipazione di tutti i cittadini alla stesura di una mappatura delle Stazioni Radio Base ed elettrodotti, segnalandoci tutte quelle che notano via email o facebook alla URL del nostro meetup www.movimento5stelleaprilia.it. Vogliamo, in ultimo, far notare che, mentre ad Aprilia le antenne sorgono come funghi, in altri comuni, come per esempio Bologna, sono stati istituiti i Tavoli di Programmazione Partecipata nati per iniziativa del comune stesso finalizzati a promuovere il confronto e il dialogo tra le parti coinvolte nella scelta dei luoghi su cui installare le antenne della telefonia mobile facendo partecipare alle diverse opzioni di localizzazione tecnici del Comune, di ARPA e AUSL, gestori dei servizi di telefonia, Quartieri, comitati e cittadini ad un Tavolo presieduto dall’Assessore competente con l’obiettivo di raggiungere soluzioni condivise e rendere trasparente il percorso che dalla richiesta del gestore porta all’installazione dell’antenna”.


