Domani, venerdì 4 aprile, alle 18 presso il Museo Archeologico di Sezze sarà presentato il libro “Lupi e Saette. Viaggio tra i pastori dei monti Ausoni e Aurunci” di Fabio Pannozzo. L’evento, ad ingresso libero, rientra nella rassegna de “I Venerdì Letterari al Museo Archeologico” 2013-2014 promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sezze. Oltre all’autore del libro interverranno: il Sindaco Andrea Campoli l’Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio Sonia Ricci, Giuseppe Cantarano filosofo. Coordinerà gli interventi Francesco Petrianni. Nell’introduzione dell’opera a cura di Guido Crainz si legge: “E’ un viaggio nel tempo, quello che Fabio Pannozzo ci propone ed un viaggio nel tempo che insiste e persiste nel nostro spazio. Lo spazio che viviamo nei monti Ausoni e sin quelle persone che talora incrociamo fra campagna e montagna, intente ad accompagnar greggi. Pastori, un mondo antico: quasi scomparso e quasi inafferrabile.”… “Il racconto si muove poi fra antiche tradizioni pastorali e manualità artigiane, fra pascoli e pagliai, in un mondo in cui immobilità e silenzi favoriscono l’irrompere del magico. Alimentano, anche, modi di immaginare e di trasfigurare la realtà che sono fortemente legati al quotidiano. E’ legata al quotidiano anche la trasfigurazione di quei nemici naturali, lupi e saette, che danno il titolo al libro. Una trasfigurazione cui dà corpo uno dei testimoni con un’espressione che si scolpisce nella memoria: “due paradisi non si possono avere. Se ci sta il pastore non ci può essere il lupo e viceversa. Molte cose ci racconta dunque quel fitto intrico di testimonianze che costituisce il tessuto connettivo del libro. Ci aiuta a guardare con altri occhi i luoghi delle montagne e del bosco, il succedersi delle stagioni, i densi vuoti del silenzio ma anche appuntamenti tradizionali – le fiere, ad esempio- svuotati nel tempo della loro primitiva ragione d’essere. Certo nuove figure sono comparse nelle nostre campagne e un capitolo del libro è dedicato alla presenza ormai consolidata fra Fondi e Monte S. Biagio di nuovi pastori erranti dell’Asia. E’ ancor più lunga del resto la storia di un ripopolamento delle nostre campagne dovuto a donne e uomini venuti da un altrove, non necessariamente straniero. Da qui la domanda di Pannozzo: è proprio impossibile che a queste nuove presenze si aggiungano oggi anche energie e intelligenze nate e cresciute in quei luoghi? Capaci di utilizzare le risorse pur esistenti in un territorio spesso integrato?E’ una domanda importante, e forse una politica meno cieca dovrebbe prestare maggior attenzione alle enormi difficoltà che un giovane oggi incontra se tenta di immaginare il suo futuro proprio in agricoltura. Qui sta in fondo una delle chiavi del libro: in questa tensione fra un passato di grandissima e solida miseria, un confuso presente e un precario futuro. E proprio questa fortissima precarietà ci fa sembrare talora quella miseria un po’ meno tragica di quel che fosse”.
Sezze, domani ai Venerdì Letterari c’è “Lupi e Saette” il libro di Fabio Pannozzo




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