Roccagorga, Scacchetti: “Facciamo le Primarie e cominciamo ad amministrare bene la nostra città”

Sulla vicenda Primarie nel Partito Democratico di Roccagorga abbiamo sentito Francesco Scacchetti, che spiega la situazione di stallo che si sta verificando da un paio di mesi.

Come pensa che sia percepita dall’opinione pubblica questa battaglia tutta interna al Partito Democratico sulla questione delle primarie?
Innanzi tutto vorrei ricordare che le primarie riguardano il centrosinistra in generale, in quanto anche Sinistra Ecologia e Libertà ha richiesto di partecipare con un suo candidato. Detto questo, è evidente che quanto sta succedendo intorno alla vicenda delle primarie di Roccagorga sta sfiancando la mia comunità e quella dei democratici della Provincia di Latina. Mi scuso veramente per questa storia infinita, soprattutto con i miei concittadini, costretti a discutere di temi distanti dai problemi reali della Rocca. Non riusciamo a parlare di idee e di programmi, perché purtroppo il dibattito sul tema Primarie sì-Primarie no ha oscurato tutto e reso impossibile parlare di altro.
A proposito di idee, quale proposta propone per Roccagorga? Su quali punti programmatici si sente diverso dalla Sindaca uscente Carla Amici?
Insieme alle tante persone che con me condividono questa posizione, prima ancora di parlare di programmi, mi ritengo portatore di una idea politica diversa da quella praticata da Carla Amici. Un’ idea che considera e guarda alla comunità come la risorsa più importante di cui dispone il nostro paese.
Pensate che Roccagorga sia amministrata male?
Noi pensiamo che Roccagorga abbia bisogno di un cambiamento che sia in grado di ridare speranza a tutte le persone che amano questo territorio ed in questo territorio vogliono vivere e costruirsi un futuro. Roccagorga ha bisogno di tornare a respirare positività, non solo di essere amministrata bene.
In un paese dove i giovani tendono a partire per città che offrono maggiori opportunità, il vostro sembra un obiettivo impossibile, quale credete sia il percorso per cominciare?
Per cominciare crediamo ci sia bisogno di ritrovare le nostre radici e riscoprire il senso del vivere insieme, perché solo riconoscendoci nella tradizione potremo finalmente scrivere una storia nuova. Se ognuno si impegna un pochino, Roccagorga può diventare un posto dove vivere meglio. Dobbiamo tornare ad essere soddisfatti di far parte di una comunità, ritrovarne la bellezza. Crediamo fortemente che l’entusiasmo sia contagioso e per questo motivo siamo convinti che il cambiamento non può che arrivare attraverso un percorso condiviso e partecipato. Per questo abbiamo richiesto le primarie, perché davvero pensiamo che insieme si vince tutti, e non è un semplice slogan.
Che tipo di amministrazione proponete per il futuro?
L’amministrazione che vogliamo per il futuro della Rocca dovrà essere in grado di guidare il cambiamento nell’interesse di un progetto che migliori l’intera comunità, che coinvolga uomini e donne, giovani e meno giovani. Un progetto che non lasci indietro nessuno, che non isoli nessuno, che si fondi su un patto di solidarietà. Roccagorga non è Roma, ed è intollerabile pensare che nella nostra piccola comunità ci siano persone che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena. L’amministrazione che vogliamo per il dovrà rendersi strumento al servizio dei singoli, saper ascoltare i problemi, valutare le proposte e scegliere velocemente per le soluzioni migliori. L’amministrazione che vogliamo dovrà valorizzare il talento e lo spirito di iniziativa di ognuno, sostenere le idee imprenditoriali, semplificare la burocrazia, lavorare al fianco dell’associazionismo e costruire una nuova immagine del paese che si fondi sul bello. Perché vivere a Roccagorga è un’opportunità, non un problema.
Tre cose concrete per il cambiamento a Roccagorga?
Favorire la nascita di posti di lavoro sul territorio. Migliorare la qualità dei servizi erogati dal Comune. Investire sul futuro riqualificando l’esistente.
Come può un amministrazione creare posti di lavoro?
Se è vero che non è nelle dirette possibilità di un’amministrazione quella di creare posti di lavoro, è vero anche che è suo compito impegnarsi al massimo per favorirne la nascita. Ad esempio, noi prevediamo ci sia bisogno di un piano di interventi di restauro pubblico e privato del centro storico urbano per armonizzare la straordinaria bellezza della Piazza con l’area urbana circostante. Un programma speciale che preveda il recupero e la messa in sicurezza degli edifici pubblici ad uso comune, a cominciare dalla scuola. Vogliamo far ripartire i cantieri edili, ci sarà molto lavoro da fare in questo senso.
Come migliorare i servizi erogati dal Comune?
La questione relativa ai servizi va affrontata con coraggio e riguarda problematiche economiche, e organizzative. Abbiamo bisogno di una maggiore trasparenza nella gestione e di maggiore oculatezza nella spesa. Dobbiamo attivare degli strumenti che consentano un monitoraggio di tutti i servizi erogati dall’amministrazione, e rendere il grado di soddisfazione dei nostri cittadini l’unico l’unico metro di misura per valutare se un servizio funziona o meno. Questo significa che con la nostra amministrazione comunale ogni servizio pubblico locale sarà sottoposto ad una costante verifica di livello di soddisfazione della cittadinanza attraverso indagini periodiche e costanti sulla qualità complessiva dei servizi erogati.
In un momento di crisi come questo, dove credete di recuperare le economie per attuare questi progetti?
Per fortuna o purtroppo abbiamo una sola vita, e non possiamo piangerci addosso perché siamo capitati in un momento di crisi. Molte delle cose che abbiamo detto sono realizzabili con poche economie e tanta buona volontà, purché passi l’idea che insieme si cambia, da soli non si va da nessuna parte. Ognuno deve fare il suo, dare un piccolo contributo. Noi saremo un’amministrazione di persone tra le persone. Crediamo che nel bilancio ci siano dei piccoli capitoli di spesa che possono essere rivisti e investiti diversamente a favore delle politiche di cui abbiamo parlato, e poi non dobbiamo dimenticare che abbiamo un ultimo grande appuntamento con i finanziamenti dell’ Unione Europea attraverso i Fondi strutturali 2014-2020. Non possiamo perdere anche questo treno.
Il 6 aprile allora si voterà per le primarie?
Io credo di si. E credo che parteciperanno tantissime persone.

Simone Di Giulio