Domenica sera nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, più nota come la chiesa del Purgatorio, di Priverno, si è svolto l’annunciato concerto di apertura della terza fase de “…I suoni dell’attesa”, per il restauro dell’Organo “Thomas Vayola 1847”. Protagonista assoluta della serata è stata la straordinaria musica dell’ultima opera del grande Wolfgang Amadeus Mozart, il Requiem in re minore K 626, con l’intensa e coinvolgente interpretazione del Concentus Musicus Fabraternus “Josquin Des Pres”, diretto dal Maestro Mauro Gizzi. La lettura dell’ultima toccante e significante lettera di Mozart a Lorenzo Da Ponte, del 5 ottobre 1791, da parte dell’attrice Giselda Palombi (dall’alto della Cantoria ove è collocato l’Organo), ha creato l’atmosfera ideale per dare inizio all’esecuzione musicale. Il numeroso pubblico ha seguito con commozione vera, emotivamente coinvolto dalla bellezza della musica, ora struggente ora vigorosa e tragica, che via via si materializzava divenendo significato, attraverso le voci del Coro, dei solisti e il suono degli strumenti, diretti con slancio e competenza dal Maestro Gizzi. Bella serata musicale – ha chiosato Maria Violanti – finalizzata alla raccolta fondi per il restauro dello storico Organo “Thomas Vayola” della chiesa del Purgatorio; bella partecipazione di pubblico che testimonia come pian piano “…I suoni dell’attesa”, organizzati dal Comitato per l’Organo Italiano (rappresentato dai maestri Riccardo Maccarrone, presidente, Maria Violanti, Enrico Angelini, Orlando D’Achille e Lucia Pietrantoni), con il patrocinio del Comune di Priverno, stiano riuscendo a sensibilizzare e coinvolgere i cittadini di Priverno (ma non solo) nel progetto di recupero e restauro di un’opera artistica, patrimonio di una comunità del passato, del presente e del futuro.
Mario Giorgi


