Lunedì scorso a TV SAT 2000 canale 28 del digitale, 138 di Sky, e 18 di TV Sat in diretta mondiale alle ore 9.40 nell’ambito del programma “Nel cuore dei giorni” è andata in onda l’intervista all’Arch. Ugo De Angelis autore del libro “In quella foto c’è Maria” edito da Nane Edizioni Napoli. Il libro racconta un contesto storico e sociale del nostro territorio allora ai margini dell’Agro Romano, a cavallo tra l’800 e il 900 e una storia di un delitto avvenuto oltre un secolo fa ma che ripropone in tutta la sua cruda realtà il tema purtroppo ancora attuale della violenza sulle donne. Tanto che il quotidiano de La Repubblica.it alla vigilia del debutto del libro presentato a Roma lo scorso 26 febbraio presso la Chiesa di Sant’Eligio dè Ferrari, ha dedicato al tema un ampio servizio dal titolo: Santa Maria Goretti, l’idea dei due papi: “Protettrice delle donne vittime di violenza”. L’autore del libro rivela che “a farsi promotore della richiesta avanzata a papa Francesco di nominare Santa Maria Goretti protettrice delle donne violentate è stato monsignor Alejandro Cifres, direttore dell’Archivio Segreto della Congregazione della Dottrina delle Fede. Un’idea, in verità, accarezzata in primis nel 2004 dall’allora cardinale Joseph Ratzinger, al tempo prefetto dell’ex Sant’Uffizio, che rimase colpito dalla storia di Maria Goretti durante una visita alla casa della santa alle Ferriere di Conca.” Ma l’architetto De Angelis ci tiene a precisare che il suo libro, tra l’altro primo nelle vendite presso la Feltrinelli, racconta un contesto ambientale e un mondo rurale ricco di storia che grazie anche all’eccezionale vetrina mediatica è soprattutto una straordinaria promozione del luoghi della memoria e quindi del nostro territorio. All’arch. De Angelis sono arrivati i complimenti del sindaco Giovanni Di Giorgi: “Sono stato presente alla presentazione ufficiale del libro dell’arch. De Angelis su S. Maria Goretti e ho letto il testo, apprezzandone il contenuto e la grande attenzione con cui, fin dalla sera della presentazione, la città ha accolto il testo. Questo testimonia non solo il grandissimo e indubbio attaccamento di tantissime persone, del nostro territorio e non solo, alla figura di S. Maria Goretti, ma anche il grande lavoro che da sempre conduce l’arch. De Angelis per la diffusione della figura e del messaggio di S. Maria Goretti. La “santa bambina”. Si tratta di un lavoro importante ai fini della valorizzazione del nostro territorio, della sua storia e delle sue bellezze. Anche io sono stato davvero felice e orgoglioso della proposta di elevare S. Maria Goretti a protettrice delle donne vittime di violenza, ritengo che la santa martire e il suo sacrificio possano rappresentare elementi importanti anche per richiamare ancor più l’attenzione sul tema delle donne vittime di violenza”.