Nello scorso mese di gennaio il sindaco di Fondi Salvatore De Meo e l’assessore alla Cultura Lucio Biasillo avevano espresso un sentito apprezzamento ai responsabili della Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale per l’organizzazione della mostra “Libero de Libero e gli artisti della Cometa”, che rimarrà aperta al pubblico fino al 27 aprile 2014. Per l’occasione, con l’obiettivo di valorizzare in maggior misura la figura e l’opera di uno dei più significativi intellettuali del ‘900, l’amministrazione comunale di Fondi si era dichiarata disponibile a contribuire all’organizzazione di iniziative congiunte finalizzate ad un’adeguata rivalutazione di de Libero. Proprio in ragione di tale auspicata sinergia domani, sabato 15 marzo alle 18 presso la Sala conferenze del Castello Caetani di Fondi, avrà luogo la proiezione del documentario di Silvana Palumbieri dal titolo “Gli approdi di de Libero”, realizzato dalla Rai attraverso la sua direzione Teche in concomitanza della mostra romana. All’iniziativa, organizzata dal Comune di Fondi – Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’Associazione Confronto, che ha anche partecipato alla realizzazione del filmato, prenderanno parte la regista Silvana Palumbieri, il sindaco De Meo e l’assessore Biasillo. Il documentario televisivo, ricco di interventi critici e immagini d’epoca, ha una durata di 35 minuti ed è suddiviso in capitoli: “Il Caffè Aragno”; “La Cometa della contessa”; “Ciociaria natìa”; “Viaggio verso il naufragio”; “Il cuore tace”; “Fondi per il cinema”; “Le ultime raccolte deliberiane”. “Gli approdi di de Libero” è stato proiettato in anteprima il 23 febbraio presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale nell’ambito della mostra che ripercorre, in particolare, la straordinaria esperienza di de Libero alla guida della galleria “La Cometa” con l’esposizione di 40 opere di artisti da lui sostenuti e lanciati, di una serie di ritratti di de Libero eseguiti dai più importanti artisti del ‘900 e provenienti da collezione privata e di un nucleo di inediti materiali d’archivio provenienti dalla Quadriennale – che di recente ha ricevuto dagli eredi di de Libero il suo fondo privato – e non ancora accessibile al pubblico per la consultazione. Il catalogo della mostra, pubblicato da Palombi Editori, accoglie i contributi critici di Giuseppe Appella, Lorenzo Cantatore ed Alessandra Grandelis, oltre a quelli delle curatrici della mostra Maria Catalano, Federica Pirani, Assunta Porciani.