La situazione politica diventa incandescente. domani, sabato 8 febbraio, il comitato per le primarie di Roccagorga ha indetto un assemblea pubblica per spiegare le ragioni della loro battaglia politica e chiedere l’intervento di Matteo Renzi. L’incontro si terrà all’auditorium comunale “Manfredo Tretola” alle 17:30. Pronta già la lettera per il segretario nazionale del Pd. Hanno già sottoscritto l’appello anche amministratori dell’attuale maggioranza oltre a rappresentanze dei partiti alleati e a centinai di cittadini. Decisi a far intervenire Matteo Renzi se non vengono rispettate le regole, visto che ad ottobre 2013, il 37% degli iscritti al Partito hanno sottoscritto, cosi come stabilito dal regolamento quadro nazionale del Pd, la richiesta di indire le elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra a Roccagorga. Appare chiaro che, ormai, la questione di Roccagorga è destinata a giungere all’attenzione dei livelli nazionali e diventa un caso politico rilevante sul quale potrebbero giocarsi gli equilibri di tutto il Pd della provincia di Latina. Da una parte il sindaco uscente Carla Amici e dall’altra un giovane dirigente del partito, Francesco Scacchetti: “Entrambi rappresentanti – spiegano i renziani di Roccagorga – di un partito diverso ed entrambi effetto di una competizione più ampia che riguarda il Pd a tutti i livelli. Dietro questo scontro politico sembra annidarsi lo stesso scontro che si registra sul piano nazionale. Diversa l’idea del partito, diversa l’idea della rappresentanza, diversa, è il caso di dirlo, l’idea della società. La prima, sindaco uscente, è forte del suo ruolo e di un voto di maggioranza del circolo del Pd di Roccagorga. Ritiene che le primarie non vadano celebrate poiché saranno i cittadini a giudicarla e chiede garanzie al suo Partito per essere riconfermata. Quindi in sintesi ha un idea del Partito centralista, in cui la selezione delle rappresentanze sta al suo interno. Il secondo, seppur giovane si è dimostrato abbastanza audace da accettare la sfida, forte di un investimento che arriva da larga parte del Partito e della comunità, ritiene che siano i cittadini a dover decidere. La sua idea di partito, è di un Pd strumento degli elettori, in cui le cariche rappresentative si scelgono attraverso il valore della contendibilità con pari opportunità per tutti. Si potrebbe parlare addirittura di uno scontro tra conservazione e innovazione ma la verità è che entrambi sono parte di un Pd che deve ancora comprendere, soprattutto ai livelli più bassi, come si muoverà e che linea imporrà il nuovo leader Matteo Renzi. Poco tempo fa non ci sarebbero stati dubbi, visto che è un sindaco uscente Carla Amici sarebbe stata chiaramente ricandidata. Oggi queste certezze, per il modo in cui lo stesso Renzi è diventato leader del Pd, non ci sono. Se qualche dubbio su un interessamento diretto di Renzi rimane, anche se bisogna attendere di valutare l’entità della corrispondenza in termini di sottoscrizioni, non c’è alcun dubbio, invece, che questa vicenda dovrà essere risolta dal segretario provinciale del Pd Latina, Salvatore La Penna. Tuttavia – concludono i renziani rocchigiani – comincia a diventare chiaro che in gioco c’è molto di più di quello che sembra. L’unica considerazione da fare è che se Carla Amici un mese fa non avrebbe dovuto avere problemi nell’aggiudicarsi le primarie oggi la situazione, viste anche le tante adesioni, già oltre duecento, sembra essere molto diversa”.
Roccagorga, prosegue nel Pd la battaglia per ottenere le Primarie




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