Tanti cittadini e un discreto numero di esponenti politici hanno fatto da cornice, ieri all’interno dell’auditorium comunale “Manfredo Tretola”, all’incontro organizzato dal gruppo del Partito Democratico che da tempo chiede che si ricorra al metodo delle Primarie per stabilire chi dovrà essere il candidato del centrosinistra a Roccagorga nella prossima tornata elettorale prevista in primavera. Ad offrire il proprio sostegno all’ala del partito che spinge per le Primarie ed ha deciso di candidare Francesco Scacchetti c’era anche Claudio Moscardelli, senatore del Pd, che nel corso del suo intervento ha spiegato: “Sono davvero contento di essere qui, dove sento vera passione politica, passione genuina”. In merito al ricorso alle Primarie per stabilire se dovrà ancora essere Carla Amici il candidato sindaco, Moscardelli ha affermato: “Le Primarie sono previste dallo Statuto del nostro partito e nessun sindaco uscente è derogato, quando le condizioni in cui si è fatta la richiesta hanno rispettato ogni parametro. Le Primarie – ha concluso il senatore pontino – vengono chieste a Renzi per essere ricandidato a Firenze. Se le fanno lì non vedo alcun motivo per il quale non debbano essere fatte a Roccagorga”. Oltre a Moscardelli hanno preso la parola il candidato Scacchetti, l’assessore Fabiana Pizzutelli, il consigliere comunale ed ex segretario del Pd rocchigiano Gianpiero Nardacci, oltre a Giuliano Ciotti, Luigi Ettorre, Antonio Ricci ed altri esponenti che fanno riferimento all’area di Osservatorio Democratico. Assenti l’attuale sindaco, così come il segretario comunale Spaziani ed il segretario provinciale Salvatore La Penna. Presente, invece, anche se ovviamente defilato, quello che dovrebbe essere il candidato del centrodestra alle prossime elezioni, l’ex sindaco Loreto Bevilacqua. Nel corso dell’incontro è stata pubblicamente letta la lettera indirizzata al segretario nazionale Matteo Renzi, nella quale si ribadisce la legittimità delle richieste di una parte del partito. Quello che adesso si dovrà stabilire è se seguire i dettami dello statuto nazionale, che premierebbe il tentativo messo in atto da Scacchetti e dalla parte del partito che lo sostiene, o quello regionale, che prevede che nei Comuni sotto i 15.000 abitanti sia il direttivo della locale sezione a decidere se ricorrere allo strumento delle Primarie o confermare il candidato per l’assalto al secondo mandato consecutivo. In questo caso sarebbe Carla Amici a spuntarla, ma si creerebbe una frattura forse insanabile all’interno del centrosinistra di Roccagorga.
Simone Di Giulio









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