Era ora. Sulla storia del pino abbattuto a Priverno – telenovela l’abbiamo definita nel nostro ultimo e, in verità, unico articolo dedicato al pino di Borgo sant’Antonio – è arrivata la parola fine. L’ha posta il sindaco, Angelo Delogu, poco dopo la mezzanotte, proprio dopo aver letto il nostro pezzo. Così ha scritto su face book: “Ho appena letto un articolo sul taglio del pino a San Antonio (per il quale, lo ribadisco, siamo tutti enormemente dispiaciuti) che si conclude in questa maniera: “Altri minacciano denunce al Corpo Forestale dello Stato”. Vorrei evitare il disturbo e la perdita di tempo agli ipotetici denunzianti, chiarendo che il taglio è avvenuto proprio in base all’esito di un sopralluogo congiunto con agronomi, vigili e guardie forestali. Infine, ci tengo a rassicurare sulla volontà dell’amministrazione comunale di mettere a dimora tanti nuovi alberi più sicuri. Anzi, vorremmo rispettare quella norma che impone di piantare un albero per ogni nuovo nato”. L’intervento del sindaco privernate sulla questione era quanto meno opportuno. Diversi cittadini hanno condiviso, apprezzando soprattutto l’ipotesi di piantare e dedicare un nuovo albero ad ogni nuovo nato. L’idea, in verità, era già stata avanzata in passato. Ma, a parte, forse, qualche rara esperienza individuale, non se ne è saputo più niente.
Mario Giorgi


