Se la Nuova Gea Srl ha problemi, che poi sono sempre i soliti, secondo la denuncia di Alessandro Pucci, ex sindaco di Maenza – tredicesima ai dipendenti ancora non pagata, stipendi che arrivano quasi sempre con difficoltà, mezzi usurati e quant’altro – a Roccasecca dei Volsci, che fino a qualche mese fa faceva parte della Srl incaricata della gestione Rsu in alcuni Comuni del comprensorio lepino-ausono, cominciano ad arrivare notizie decisamente migliori, relativamente alla raccolta differenziata. Sentiamo il sindaco del piccolo centro collinare ausono, Barbara Petroni: “Dal 1° gennaio 2014 siamo usciti da Nuova Gea, poiché eravamo da troppi mesi in regime di proroga e l’intenzione era quella di mettere in liquidazione la società proprio dal 1° gennaio, in quanto anche il Comune di Sonnino ne era uscito e Bassiano ne era fuori già da diverso tempo”. Nell’ultima assemblea dei soci di dicembre, inoltre, i Comuni di Maenza e di Prossedi pare avessero avanzato la richiesta di proroga per almeno un altro mese in attesa di pensare all’eventualità di trasformare la società Nuova Gea in un consorzio per la raccolta che avrebbe potuto allargarsi anche ad altri Comuni, oltre a quelli già aderenti alla Srl. La scelta di andare da soli – precisa il sindaco Petroni – è derivata semplicemente dall’impressione che la proroga non sarebbe stata solo di un mese, dal momento che eravamo in regime di proroga già da un anno. “Il nostro Comune, poi, a differenza degli altri, era quello che aveva meno convenienza nel restare perché, praticamente, Roccasecca dei Volsci svolgeva già il servizio quasi completamente a carico del Comune e c’erano dei costi, a nostro parere, elevati se paragonati al servizio ricevuto”. “Ma questo – precisa Barbara Petroni – non per rinnegare la società che, se riorganizzata, avrebbe potuto funzionare anche discretamente, ma perché oggi i Comuni sono obbligati a razionalizzare le spese e noi stiamo provando a farlo, cercando però di ottimizzare il servizio, estendendo la raccolta anche al di fuori del centro abitato”. Il passaggio più difficile, per il sindaco rocchigiano – è e rimane quello dell’educazione a differenziare: una volta che si entra nell’ottica giusta, diventa più facile, ovviamente, offrire un servizio migliore.
Mario Giorgi


