Roccagorga, Scacchetti rilancia la sfida per le Primarie del Partito Democratico

“Solo con le primarie si esce da un dualismo antico e improduttivo per il paese. Solo con le primarie si rafforza la proposta politica e culturale del centrosinistra. Una nuova generazione è pronta a prendere l’impegno di servire la propria comunità ma il Partito Democratico deve evitare di chiudersi dentro recinti anacronistici”. Parte con questo incipit l’intervento di Francesco Scacchetti in riferimento alla situazione politica di Roccagorga che in vista delle amministrative di maggio registra in questi giorni una sostanziale accelerazione del dibattito politico. Da una parte il sindaco uscente Carla Amici, verso la quale è stata avanzata dai suoi stessi colleghi di partito la richiesta di sottoporsi alle primarie e dall’altra un centrodestra che tenta di riorganizzarsi ma che vive sostanzialmente una profonda spaccatura al suo interno con due ipotesi di liste in campo. Per quanto riguarda la richiesta di elezioni primarie, stando alle ultime dichiarazioni del sindaco Carla Amici, sembrerebbe che la stessa non voglia accettarle. Ad intervenire su questo punto è proprio lo stesso Scacchetti, che indicato come possibile sfidante, dichiara: “Invito il sindaco Amici a rivedere la propria posizione. E’ questa, per noi tutti, una grande occasione per affermare il ruolo centrale del Partito Democratico sia sul piano politico che culturale e di fronte a questa opportunità dobbiamo essere responsabili e generosi. Trovo non giusto e poco qualificante per il Pd e per la mia comunità – prosegue Scacchetti – che si possa in una fase storica come quella che stiamo vivendo rendere il dibattito politico ostaggio di un antico dualismo tra centrodestra e centrosinistra, tra Loreto Bevilacqua e Carla Amici, tra chi è più responsabile e chi ha meno responsabilità sulle scelte che insieme hanno operato nel passato. Tutto questo mi sembra poco produttivo, difficilmente ricostruibile, e lontano dall’interesse generale di Roccagorga. Noi vogliamo confrontarci sul futuro e non sul passato”. Su questo punto lo stesso Scacchetti richiama con forza la responsabilità del PD che fatica ad interpretare il suo ruolo e a recepire una linea di partito maggioritario, che parla a tutta la comunità e non solo ad una parte, cosi come è avvenuto a livello nazionale: “Non possiamo consentire di far continuare a dividere la nostra comunità sulla base di antiche appartenenze – spiega Scacchetti, questa storia non è più riproponibile e se ha uno scopo lo trova solo nel mantenimento di posizioni particolari. Quello che serve è un coinvolgimento e un rimescolamento generale poiché bisogna convincersi e credere che anche persone dalla storia diversa possono operare insieme per il bene comune. Questa è la grande novità che le nuove generazioni devono cercare di affermare anche a Roccagorga”. Insomma la partita sembra ormai del tutto avviata e anche dentro il PD avanza con forza una nuova visione della comunità e dei confini elettorali che fino ad ora hanno caratterizzato l’appartenenza ad uno schieramento o ad un altro: “Possiamo far diventare questo nostro paese un paese migliore – conclude Scacchetti – ma lo possiamo fare se ci crediamo e se crediamo che ognuno di noi può migliorare la parte fatta finora”.