Ieri mattina il sindaco di Priverno, Angelo Delogu, accompagnato dai responsabili dell’Ufficio tecnico comunale, ha incontrato una delegazione composta da Fabrizio Ferracci, Commissario dell’Ater (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica) della provincia di Latina e altri tecnici della stessa azienda. Nel corso dell’incontro il gruppo ha effettuato un giro di ricognizione presso le varie strutture Ater ubicate sul territorio comunale, valutando le possibilità di nuovi interventi dell’Azienda sul territorio privernate. “La crisi economico-finanziaria degli ultimi anni – ha affermato il sindaco di Priverno – ha fatto emergere una crisi abitativa cui gli Enti, almeno in una prima fase, non sono stati in grado di dare risposta. Su questi temi mi sto impegnando personalmente affinché si possano dare risposte certe e in tempi brevi. Grazie anche alla disponibilità mostrata dal Commissario Ferracci, stiamo valutando la possibilità di realizzare nuove unità abitative di edilizia popolare così da poter dare una prima risposta alle famiglie in maggior difficoltà”. Dalla prima ricognizione è emerso che alcuni spazi delle strutture di Osteria dei Pignatari potrebbero essere riconvertiti, così da ricavarne almeno cinque nuove unità abitative. Sarà ora compito degli Uffici tecnici competenti – quello del Comune di Priverno e quello dell’Ater pontino – verificare l’effettiva possibilità degli interventi e, eventualmente, passare alla fase progettuale. L’incontro con i responsabili Ater, però, è servito anche a valutare la situazione della struttura di Via Volpe, dove i lavori di realizzazione di 14 appartamenti destinati all’edilizia popolare sono bloccati da anni. “Stiamo passando al vaglio tutte le possibilità per mettere fine al contenzioso con la ditta appaltatrice – ha precisato Angelo Delogu – e se, come sembra, dovessimo riuscire a schiudere la faccenda in tempi brevi, potremmo approfittare della collaborazione dell’Ater per portare a compimento i lavori nel più breve tempo possibile e consegnare alla cittadinanza altri 14 appartamenti. Otterremmo così un doppio risultato: riusciremmo a portare finalmente a termine questi lavori, che si protraggono ormai da troppo tempo e daremmo una risposta forte e decisa all’emergenza abitativa”.
Mario Giorgi


