Dopo l’opposizione, la maggioranza. O, meglio, il sindaco Angelo Delogu, sulla questione degli Lsu che hanno occupato la sala consiliare. “Una strumentalizzazione inopportuna”, così il sindaco di Priverno Angelo Delogu commenta l’intervento dell’opposizione consiliare riguardante lo stato di agitazione dei Lavoratori socialmente utili. Visto il dramma che i lavoratori stanno vivendo le domande poste dall’opposizione “mi sembrano non solo inutili, ma quanto meno inopportune. L’intero Consiglio comunale dovrebbe lavorare coeso per trovare una soluzione in tempi brevi e non cercare appigli per polemiche pretestuose, che lasciano il tempo che trovano. Comunque, tanto per rassicurare i cinque membri dell’opposizione, il Comune ha avvisato tutte le autorità competenti. La stessa cosa, inoltre, era stata già fatta dalle organizzazioni sindacali che affiancano gli Lsu in questa loro protesta: Prefetto, Digos e Carabinieri erano a conoscenza delle loro intenzioni già da alcuni giorni”. Il primo cittadino spazia anche su altri fronti, primo fra tutti quelli dei rapporti attivati con gli altri Enti coinvolti nella questione. “Non accetto lezioni da chi, negli ultimi 10 anni, non ha fatto assolutamente nulla per risolvere questa situazione. Da parte nostra, in questo breve periodo – scrive in una nota Delogu – ci siamo sempre interessati del futuro di questi lavoratori, agendo a tutti i livelli, sia regionali sia nazionali. Gli abbiamo restituito dignità lavorativa attraverso una Convenzione con la Comunità montana. Abbiamo parlato a lungo con gli assessori regionali competenti, chiedendo loro un serio impegno, affinché la situazione possa sbloccarsi in tempi brevi. Non solo. Abbiamo chiesto ad alcuni parlamentari locali di porre la questione all’attenzione del ministro e, fatti salvi i tempi tecnici, ci hanno assicurato il loro appoggio. A ciò va ad aggiungersi l’opera dell’UNCEM Lazio, che da tempo si sta battendo affinché ai lavoratori venga riconosciuto il loro compenso”. Perché – sottolinea Delogu – bisogna ricordare che i lavoratori sono stati assunti a suo tempo dalla Comunità montana, “stante l’irragionevole ostinazione della precedente amministrazione a non farsi carico del destino di chi aveva negli anni garantito la continuità dei servizi dell’Ente comunale”. Impossibile, inoltre, chiedere agli Lsu/Lpu di interrompere la loro protesta e riprendere a lavorare come se nulla fosse. “I lavoratori riuniti in assemblea all’interno della Sala consiliare – è sempre il sindaco Delogu a parlare – stanno usufruendo di un loro diritto sancito dalla Costituzione: quello allo sciopero. Chiedere di tornare a lavorare, come hanno fatto in tutto il periodo di durata del loro contratto, sarebbe irrispettoso nei loro confronti. Vorrebbe dire non riconoscere, o peggio fregarsene, della grave situazione personale e professionale che stanno vivendo, visto che da un anno non ricevono lo stipendio. Da parte mia sono solidale con loro e sto facendo tutto quello che è nelle mie possibilità di sindaco affinché possano ottenere quanto gli spetta. A quel punto, quando gli Lsu avranno ottenuto giustizia e dignità professionale, ragioneremo sui servizi da riattivare grazie al loro preziosissimo supporto”. La risposta del sindaco ai cinque consiglieri di opposizione è arrivata. Si attendono repliche.
Mario Giorgi


