Sono, ormai, trenta anni. O poco più. Una tradizione ininterrotta e destinata a perpetuarsi ancora nel tempo. La più popolosa frazione privernate, Ceriara, rievoca ogni anno, la seconda domenica di gennaio, praticamente nel contesto della festa di S. Antonio Abate, protettore degli animali domestici e del mondo rurale, una sorta di “Giornata del ringraziamento”. Un momento vissuto e condiviso da tutti coloro che vi partecipano, incontrandosi nei pressi della chiesa Madonna di Pompei, dove poi tutti insieme consumeranno, condividendolo, il pranzo domenicale. Questo evento – racconta la giovane Silvia Magnanti, una delle animatrici di molte attività che si svolgono nella frazione privernate – fu istituito a Ceriara da un sacerdote, il compianto don Ascenzio Iacoacci, quando fu nominato parroco della chiesa Madonna di Pompei. Proveniente da Sermoneta, dove nello stesso contesto veniva e viene organizzata una plurisecolare “Sagra della polenta”, don Ascenzio, oltre trenta anni fa, volle provare a Ceriara con un pranzo condiviso dai residenti, e non solo. L’iter è sempre lo stesso: alle 10 viene celebrata la Santa Messa e, subito dopo si procede alla benedizione del cibo portato dai parrocchiani e di tutti i commensali. Alle 12:30, poi, tutti a tavola in un momento di fraternità e condivisione sulle note di gradita musica popolare. Una cosa importante – conclude Silvia Magnanti – è la solidarietà che contraddistingue la comunità di Ceriara che, al termine del pranzo, grazie alle lotterie di beneficenza e al volontariato di associazioni culturali e sociali, elargisce il suo contributo alla chiesa.
Mario Giorgi

