Sono ormai cinque anni che la città di Priverno aspetta i Piani particolareggiati, ovvero i Piani attuativi al Piano regolatore generale. E così ci sono interi quartieri, nel centro collinare lepino, in cui non è possibile fare alcun tipo di intervento fino a quando quei Piani non saranno approvati. La denuncia è di Pierantonio Palluzzi, consigliere di opposizione del Gruppo “Priverno città”. E cita la zona artigianale di Pruneto a Ceriara, prevista dal Piano regolatore. Ma – sottolinea Palluzzi – fino a quando non si approverà il Particolareggiato di zona, non sarà possibile avere nuovi insediamenti, incrementi e/o trasformazioni delle attività esistenti. Come a dire che l’unica area di sviluppo produttivo di Priverno “è praticamente bloccata”. Ora – insiste l’esponente di “Priverno Città” – che sia la crisi a fermare gli investimenti è un conto, ma se a farlo sono la burocrazia e la politica è un altro. “Noi, come città – afferma Palluzzi – dobbiamo farci trovare pronti nei confronti di imprenditori ed investitori e, quindi, il Consiglio comunale ha il dovere di approvare, quanto prima, tutti i Piani particolareggiati ed in primis quello di Pruneto”. Su questo argomento, peraltro – è sempre Palluzzi a parlare – non ci siamo espressi favorevolmente solo noi dell’opposizione, ma anche i consiglieri di maggioranza. Eppure, nonostante che su cinque aree interessate dai Piani – Pruneto, Boschetto, San Lorenzo/Montanino, Spirito Santo e Caciara – i due più importanti, Pruneto per sviluppo artigianale e Boschetto per sistemazione idrogeologica, siano redatti già da un anno, gli stessi rimangono chiusi nei cassetti del Comune. “Era nostro impegno approvare almeno i Particolareggiati già redatti entro la fine dell’anno, ma l’anno è pressoché finito e non un dibattito in Consiglio ed in Commissione urbanistica è stato fatto su questo tema”. Oltre a Pruneto – insiste il consigliere di opposizione – si pensi all’importanza di quello di Boschetto in riferimento agli accadimenti alluvionali. Infatti, approvare un Particolareggiato significa anche disciplinare la raccolta delle acque meteoriche, oltre che prevedere strade, parcheggi, aree a verde, accessi, ecc. Conclusione perentoria, quella di Pierantonio Palluzzi: “Non si continui a perdere tempo, le carte sono pronte, se la maggioranza vuole usufruire della prerogativa di apportare alcune modifiche ai Particolareggiati già redatti, lo faccia, ma per farlo occorre il tempo di una Commissione Urbanistica e di un Consiglio comunale. E di tempo ne è già passato tanto: sette mesi!”.
Mario Giorgi

