Nella recente classifica sulla qualità della vita circolata su media nazionali e locali, Latina, dato costante negli ultimi anni, non occupa un posto privilegiato. Il capoluogo pontino naviga infatti nelle posizioni di fondo di questa graduatoria dei capoluoghi italiani. Il dato non sorprende Giorgio Libralato che offre una sua sintesi sulle motivazioni di tale dati: “Sicuramente ci sarà chi dirà che la classifica non rispecchia la situazione, che non tutti gli indicativi sono corretti e altre amenità. Di certo Latina è famosa in Italia per il degrado con la foto di Latina definita da Il fatto quotidiano ‘la mangiatoia dal cuore nero’. La nostra è la provincia dove gli ecomostri vengono demoliti per finta con lo strombazzamento a reti nazionali unificate. Dove perfino Parco Nazionale del Circeo e comune si mettono d’accordo, in una zona a tutela ambientale integrale, per recuperare parte delle strutture abusive per ‘valorizzare il territorio’ senza nessuna garanzia, per esempio, di strutture edili idonee. Secondo il collaboratore di giustizia Carmine Schiavone Latina è provincia di Casale. Ci sarebbero sepolti rifiuti tossici, forse nucleari e radioattivi. Gli scavi vengono fatti diversamente da dove lo stesso assessore all’ambiente provinciale afferma si sapeva già non ci fossero indicando addirittura dove potevano essere ubicati. Latina è la provincia del biogas impazzito, favorito dallo stesso assessore provinciale all’ambiente che afferma di essere preoccupato per l’informazione libera ‘perché ne dobbiamo costruire parecchie’ e da Legambiente. Senza contare erosione nota da 11 anni con modalità di prevenzione ignorate dalla classe dirigente. O l’inquinamento di Borgo Montello fuori e dentro la discarica noto e certificato dal 2005. Oppure la contestatissima gestione del ciclo dell’acqua. O i servizi pubblici inefficienti”.


