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Mondoreale > Blog > Discarica di Montello: nemmeno l’intervento del Governo dirime le perplessità di Libralato

Discarica di Montello: nemmeno l’intervento del Governo dirime le perplessità di Libralato

Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre 2013 10:24
Simone Di Giulio Pubblicato 4 Dicembre 2013
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Questione rifiuti a Borgo Montello, una questione che pare non volersi risolvere. Tanti dubbi, tante illazioni, dubbi, paure, promesse, soluzioni, ma ancora nulla di definitivo, neppure dopo l’intervento del Governo Nazionale. A sottolinearlo è Giorgio Libralato, perito tecnico di parte degli abitanti di Borgo Montello che in una lettera solleva non poche perplessità: “Secondo la nota abitudine in merito alla trasparenza sul sito del Governo Italiano non c’è il decreto annunciato. Conferenze stampa a iosa, la solita reclame, manca la sostanza. Ci accontentiamo del comunicato stampa. Alcuni dubbi inevitabili. Non è chiaro se, per esempio, il decreto in tutto o in parte vale solo per il suolo campano o per la Terra dei fuochi nel casertano, considerato il riferimento. Infatti per la classificazione dei suoli coltivabili si cita “stato di contaminazione dei terreni agricoli campani e su eventuali pericoli per la salute umana di alcuni prodotti agroalimentari di quella regione”.Nessuna notizia per esempio su altri suoli inquinati. Come quello nell’area di Borgo Montello che secondo l’ArpaLazio è noto (l’inquinamento) e certificato dal 2005. Qualcuno ricorderà sempre per fare altro esempio che il pentito Schiavone che ha permesso di rintracciare i rifiuti tossici, che anche Latina è provincia di Casale e che anche a Latina moriranno a migliaia per l’inquinamento per interramento di rifiuti tossici, nocivi e radioattivi (o atomici). Così come la settimana scorsa c’è stato il tavolo della semitrasparenza a Latina sull’inquinamento accertato nel biennio 2009-2011 con i dati consegnati a marzo 2012 e tenuti nascosti fino al mese scorso. Mancava la Asl che dopo 21 mesi ancora non informa la popolazione sul rischio all’esposizione all’inquinamento ambientale e alimentare nel caso venissero consumati prodotti irrigati con l’acqua inquinata dell’Astura (secondo l’ArpaLazio) o delle falde inquinate sempre secondo l’ArpaLazio. Ancora “l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), l’Istituto superiore di sanità e l’Agenzia regionale per la protezione ambientale in Campania (Arpa Campania) svolgono le indagini tecniche per la mappatura . Quindi non ci sarà una mappatura dei suoli inquinati da rifiuti (anche speciali, tossici, nocivi) della provincia di Latina (borgo Montello certo, San Michele e zone del litorale secondo Schiavone da verificare, Formia, ma anche Sabaudia in via Portosello, Pontinia forse Mazzocchio e Gricilli) ? Continua il comunicato “ È urgente e fondamentale acquisire una fotografia ufficiale della situazione attraverso una mappatura delle aree che individui quelle interessate da fenomeni di inquinamento tali da rendere necessaria la limitazione della coltivazione. “ Perchè non è forse urgente e necessario conoscere la situazione dell’inquinamento in provincia di Latina tale da rendere necessaria la eventuale limitazione della coltivazione? Continua il comunicato “azioni e interventi di monitoraggio e tutela da realizzarsi nell’area della regione Campania” quando si faranno invece nella nostra provincia e nelle aree che sono o potrebbero essere inquinate? Continua il comunicato: “lo scopo di semplificare e accelerare le procedure per l’attuazione degli interventi di bonifica dei territori. “ e la bonifica di Borgo Montello? Se per la Campania bisogna semplificare e accelerare vuol dire che nella nostra provincia sono complicate e ferme le operazioni di bonifica? In merito a “ Introduzione del reato di combustione illecita di rifiuti” non è chiaro se lo stesso sia limitato alla sola Campania o Terra dei fuochi o valga anche per altri territori, per esempio confinanti e limitrofi che già sono interessati dallo stesso fenomeno anche se con rilevanza minore. Se così fosse non ci vorrebbe un genio a pensare che la stessa pratica assassina verrebbe trasferita in altri territori. Da ultimo il comunicato “Viene esteso l’obbligo informativo previsto dall’art. 129 delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale a fattispecie di reato in cui i fatti comportino delle conseguenze pregiudizievoli sull’ambiente, sulla salute e sulla qualità dei prodotti agroalimentari al fine di favorire un corretto raccordo tra l’Autorità giudiziaria e le amministrazioni competenti ad adottare i provvedimenti eventualmente ritenuti opportuni e necessari. In sostanza, se durante un’inchiesta si viene a sapere di un interramento di veleni, di uno sversamento illegale, i magistrati informeranno direttamente le istituzioni centrali e locali di quello che accade in modo tale da provvedere immediatamente all’adozione delle iniziative di competenza (per esempio l’inibizione della distribuzione oppure le bonifiche). “ Questa è esattamente la fotografia scattata dall’ArpaLazio nel marzo 2012 per i terreni limitrofi di Borgo Montello, vista la colpevole mancata informazione in questi 21 mesi c’è la speranza che oggi verranno attuati? Oppure verrà approvato il dubbio (le istituzioni non hanno saputo rispondere in modo convincente nel tavolo della semitrasparenza sull’inquinamento dell’area di Borgo Montello) progetto di bonifica, dubbio perché (secondo le istituzioni nel tavolo della semitrasparenza) nessuno sa funzionerà, se sarà efficace e se dovrà essere cambiato in corsa”.

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