Aveva querelato il blog dell’allora minoranza consiliare nel 2008, sul quale appariva un post offensivo nei confronti dell’amministrazione De Filippis ed in particolare nei confronti dell’assessore ai lavori pubblici e assessore provinciale Giuseppe Tatarelli. Gli argomenti utilizzati a pretesto riguardavano la scuola, inesistenti cessioni a privati di terreno comunale e la realizzazione del parcheggio di Via della Mola. E adesso un giudice gli ha dato ragione condannando l’attuale sindaco di Lenola, Andrea Antogiovanni, a quattro mesi per diffamazione. A raccontare la storia lo stesso blog (la pagina Facebook Lenola – Movimento Civico), nella quale si legge: “Dopo il post veniva sollevato un polverone per lanciare il solito messaggio di presunte illegalità. L’assessore ai lavori pubblici ritenne doveroso contestare tali dichiarazioni avanzando apposita querela all’autorità giudiziaria. In questi giorni c’è stata la sentenza. Il responsabile degli attacchi dell’opposizione di quel periodo, l’attuale sindaco Antogiovanni è stato condannato a quattro mesi, più 300 euro di multa. Inoltre dovrà provvedere alle spese legali della controparte e al pagamento di 5 mila euro per danni morali. Questo – si legge ancora nella nota – avviene quando si esagera nella lotta politica, e quando addirittura viene utilizzato il web, allargando smisuratamente l’ambito visivo delle affermazioni offensive e calunniose. Chi tira troppo la corda alla fine si verifica che la persona destinataria degli insulti decida di prendere seri provvedimenti per salvaguardare la propria reputazione. Nella nostra Nazione, fortemente democratica, ciascuno ha il diritto di dire ciò che vuole. Però nel momento in cui, nell’ambito della libertà di opinione e di parola, si affermano cose gravi a livello personale, chi lo fa se ne deve assumere le responsabilità. Abbiamo più volte notato ai nostri danni che a Lenola, certi politicanti, spesso si esercitano con l’arma della denigrazione pesante, nel tentativo di accreditare l’avversario politico verso l’opinione pubblica come un personaggio avvezzo all’imbroglio e all’intrigo. Ora, tutti potremo avere dei difetti e molti ce li riconosciamo. Ma alla base del nostro percorso politico c’è sempre stata l’onestà. E così continuerà ad essere”.


