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Mondoreale > Blog > Firmato all’ANCI il protocollo regionale per la riabilitazione dei detenuti

Firmato all’ANCI il protocollo regionale per la riabilitazione dei detenuti

Ultimo aggiornamento: 21 Novembre 2013 9:53
Simone Di Giulio Pubblicato 20 Novembre 2013
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Presso la sede romana dell’ANCI è stato sottoscritto il protocollo d’intesa regionale, riguardante il nuovo programma di attività sperimentale per la riabilitazione dei detenuti. L’accordo è stato siglato dal Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, dal Ministero della Giustizia e dall’ANCI ed ha come oggetto la promozione di un programma ad hoc da parte dei detenuti, per lo svolgimento di diverse tipologie di attività lavorative extramurarie, in favore delle comunità locali. Il programma sarà articolato attraverso i seguenti punti di azione: – Promozione di accordi di convenzione, tra le Amministrazioni comunali e le strutture periferiche dell’Amministrazione penitenziaria (Istituti e Uffici di Esecuzione Penale Esterna UEPE) per lo svolgimento di attività lavorativa o di utilità sociale, attraverso l’individuazione da parte dei Comuni, di settori specifici che possano offrire occasioni di inserimento lavorativo e valorizzino le risorse soggettive delle persone in esecuzione di pena. – Promozione, nell’ambito della programmazione dell’utilizzo dei Fondi strutturali europei e di altre fonti finanziarie nazionali, regionali e locali, di progetti, anche sperimentali, in favore di inserimenti lavorativi di soggetti e gruppi svantaggiati, inclusa l’acquisizione o l’adeguamento di competenze spendibili sul mercato del lavoro; – Predisposizione di progetti da proporre al cofinanziamento della Cassa delle Ammende; – Predisposizione di specifici progetti di pubblica utilità in favore della collettività ai sensi del c. 4 dell’art 21 OP, da realizzarsi anche mediante attività volontaria da parte dei detenuti, e di un elenco di attività di utilità sociale, che i condannati potranno svolgere durante il periodo di esecuzione della pena presso i Comuni di residenza o nei quali si trova l’istituto penitenziario e/o Uffici Esecuzione Penale Esterna UEPE presso il quale sono ristretti. La spesa relativa alla copertura assicurativa per le prestazioni lavorative ricevute sarà a carico delle amministrazioni comunali. Il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Lazio si è impegnata inoltre a favorire, all’interno degli istituti e Uffici Esecuzione Penale Esterna UEPE, l’individuazione di soggetti in esecuzione penale idonei all’ammissione al lavoro all’esterno o a misure alternative per lo svolgimento delle attività formative e/o lavorative che di volta in volta saranno individuate, e ad assicurare, attraverso le proprie articolazioni territoriali, il coordinamento necessario ad agevolare le deliberazioni della Magistratura di Sorveglianza per l’ammissione al lavoro all’esterno e alle misure alternative alla detenzione dei soggetti interessati ai progetti. Le modalità di inserimento lavorativo e di partecipazione a percorsi di formazione verranno di volta in volta definite in relazione alle opportunità individuate, alle esigenze delle aziende e alle possibilità dei singoli condannati, sulla base dei programmi di trattamento predisposti dalle Direzioni dell’Istituto penitenziario o dell’Ufficio di esecuzione penale esterna e approvati alla Magistratura di Sorveglianza. Il Protocollo ha la durata 3 anni con possibilità di rinnovo. Il sindaco Giovanni Di Giorgi, intervenuto alla firma, ha detto: “Questa iniziativa riveste un carattere sociale di particolare importanza poiché consente di avvicinare i detenuti meritevoli alla vita esterna in vista di un loro reinserimento sociale nel fine pena”. Presente anche la direttrice del carcere di Latina.

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