“I danni da fauna selvatica mettono a rischio un modello di sviluppo e la sopravvivenza delle imprese di un settore importante dell’economia laziale, che vale il 17% del Prodotto Interno Lordo regionale e che merita dunque di essere collocato al primo posto nella graduatoria delle urgenze che aspettano risposte dalla Regione Lazio”. A lanciare l’allarme è Carlo Crocetti, presidente della Coldiretti pontina, che commenta la grave situazione appena dopo la riunione svoltasi in Regione Lazio, presso la sala Mechelli della Pisana. ‘Danni da fauna selvatica: a rischio un modello di sviluppo e la sopravvivenza delle aziende agricole del Lazio. A.A.A. soluzioni offresi’, questo il titolo dell’incontro chiesto dall’organizzazione agricola che sullo stesso tema, ai primi di agosto, aveva organizzato una assemblea aperta con 1500 imprenditori presenti: “E’ importante – hanno spiegato il direttore regionale di Coldiretti, Aldo Mattia e quello della sede pontina Saverio Viola – l’impegno da parte dell’assessore all’agricoltura della Regione, Sonia Ricci, ad attivare immediatamente un piano di prevenzione regionale attraverso l’utilizzo di un’apposita misura del Piano di Sviluppo Rurale, con una dotazione finanziaria disponibile di 3,6milioni di Euro per rimborsare gli agricoltori che realizzano strutture e manufatti atti a garantire la coesistenza della fauna selvatica e le attività produttive agricole. Inoltre, l’assessore si è impegnata a reperire nelle pieghe del bilancio regionale 2014 stanziamenti adeguati a garantire i pagamenti degli indennizzi agli agricoltori danneggiati. La nostra associazione ha presentato una proposta di legge regionale sulla quale ha chiamato a raccolta maggioranza ed opposizione per una rapida approvazione. Questa nostra proposta – ha concluso il presidente provinciale di Coldiretti – a partire dalla prossima settimana a detta del presidente della commissione agricoltura Ciarla sarà messa in calendario auspicando una rapida approvazione. Secondo Coldiretti Lazio la proposta di legge dovrebbe consentire di affrontare il problema dei danni da fauna selvatica soprattutto sul lato della prevenzione e di adeguate misure di controllo ordinario e straordinario, senza dimenticare il massimo della trasparenza e della semplificazione anche per la corresponsione degli indennizzi”.


