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Mondoreale > Blog > Attualità > Vicenda Priebke e odio razziale: Carmen Porcelli rende pubblica la lettera del presidente ANPI al sindaco di Aprilia
Attualità

Vicenda Priebke e odio razziale: Carmen Porcelli rende pubblica la lettera del presidente ANPI al sindaco di Aprilia

Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre 2013 11:03
Simone Di Giulio Pubblicato 28 Ottobre 2013
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Carmen Porcelli, consigliere d’opposizione al Comune di Aprilia, si fa portavoce di un argomento assai delicato come quello della tolleranza razziale, contraltare ad un odio venuto pretestuosamente fuori in occasione dei funerali di Priebke. Lo fa rendendo pubblica la lettera aperta che il presidente dell’ANPI, Filippo Fasano ha scritto al sindaco di Aprilia, e lo fa esternando un suo pensiero sulla vicenda: “La recente affissione ad Aprilia di numerosi manifesti di Forza Nuova con messaggi che inneggiano all’odio razziale, nonché gli scontri e le manifestazioni che hanno accompagnato nelle scorse settimane la celebrazione della morte di Erik Priebke nella città di Albano, medaglia d’oro al valore civile, hanno reso necessaria una riflessione sul significato attuale delle celebrazioni che riguardano la Resistenza, la lotta partigiana e l’antifascismo, i miti fondativi – per utilizzare una frase dello storico anglosassone Miller – dell’Italia repubblicana. Soprattutto dopo l’ultimo consiglio comunale, all’interno del quale, alcuni di questi recenti accadimenti sono stati commentati. “Aria fritta” diceva il primo cittadino, lasciando intendere che il Consiglio comunale non può abbandonarsi a queste strane e metafisiche argomentazioni prive del sacro furore del “fare”, come se il fare non fosse anche quello di suggerire valori, richiamare i principi fondanti del nostro vivere nella Legalità e nella Democrazia, nel custodire e rendere fertile la memoria di coloro che, opponendosi al fascismo anche a rischio della propria vita, ci hanno consegnato con la Carta costituzionale un patrimonio di valori umani e civili da difendere e da applicare, ha scritto il professor Filippo Fasano.
La lettera del professor Filippo Fasano”.
“Se si può essere antifascisti in tanti modi”.
Non è stato certamente un esempio di civismo la risposta risentita e aggressiva del Sindaco di Aprilia, all’ultimo Consiglio comunale, rivolta a un “voi” che non si capiva se riferito semplicemente all’opposizione PD – SEL o se, come io penso, indirizzato a tutti coloro che dell’antifascismo, a nome anche dei valori costituzionali, fanno una battaglia di civiltà e di democrazia e che, tra l’altro, non sono necessariamente elettori né del PD né di SEL. Come se fosse stato morso dalla tarantola, in modo a tratti scomposto, il Sindaco non voleva lezioni di antifascismo dalla Consigliera Carmen Porcelli che, pacatamente, esponeva i suoi motivi per segnalare che forse non si fa abbastanza per promuovere una cultura antifascista soprattutto tra i giovani di Aprilia. “Aria fritta” diceva il primo cittadino, lasciando intendere che il Consiglio comunale non può abbandonarsi a queste strane e metafisiche argomentazioni prive del sacro furore del “fare”, come se il fare non fosse anche quello di suggerire valori, richiamare i principi fondanti del nostro vivere nella Legalità e nella Democrazia, nel custodire e rendere fertile la memoria di coloro che, opponendosi al fascismo anche a rischio della propria vita, ci hanno consegnato con la Carta costituzionale un patrimonio di valori umani e civili da difendere e da applicare. Ora io, con tutto il rispetto, mi rivolgo all’uomo che rappresenta la mia città e gli formulo le seguenti domande, sperando di non provocarne l’ira e senza dare lezioni a nessuno.
1 – Il Sindaco certamente conosce la storia ma,avrà anche il coraggio di ristabilire la verità e dire che nel giorno dell’inaugurazione della città, il 29 ottobre ’37, l’alleanza con la Germania è baldanzosamente ostentata agli intrepidi, osannanti e ignari coloni apriliani convocati in P.zza Roma e che il Duce era accompagnato dal delfino di Hitler: Rudolf Hess, in uno scenario dove al popolo festante che riempie la piazza con gagliardetti e vessilli di regime fa corona l’alternanza di bandiere italiche insieme alle bandiere uncinate della Germania alleata (una settimana prima, il 22 Ottobre, l’Italia ha stretto alleanza con la Germania, chiamata Asse Roma – Berlino)? Al popolo spettò semplicemente il ruolo di comparsa scenica nel momento dell’esaltazione liturgica della vittoria e di un patto scellerato! Ma no, perché guastare una giornata di festa? A che serve informare i cittadini?
2 – Il Sindaco certamente lo sa ma si è mai chiesto se non ci sia qualcosa di sbagliato nella cerimonia dell’ “onore ai caduti repubblichini” su una pubblica piazza, a Campoverde, Comune di Aprilia e provocatoriamente il 25 Aprile di ogni anno da tempi immemorabili, nel giorno cioè in cui in tutt’Italia si festeggia la giornata della Liberazione dal Fascismo? Che c’è di male, sono anch’essi morti per la Patria! Sarà questa la risposta?
3 – Lo sa il Sindaco che alcuni giorni fa la città di Aprilia è stata tappezzata di Manifesti deliranti e razzisti contro gli immigrati islamici colpevoli di violentare le “nostre” donne e regolarmente firmati da un ben noto movimento politico di chiara marca fascista? Ma ad Aprilia non se ne accorge nessuno, non i vigili urbani e tanto meno i nostri rappresentanti politici che neanche tentano di regolamentare una buona volta le affissioni permettendo di tutto sui nostri muri anche sotto il Palazzo comunale.
Allora, Signor Sindaco, è “aria fritta”? Non meritano questi fatti la Sua attenzione?
ANPI “Vittorio Arrigoni” Aprilia Il Presidente Prof. Fasano Filippo

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