Anni fa Fabio Capello, allora alla guida di una Juventus pressoché imbattibile, teorizzò l’importanza in una squadra della spina dorsale, intesa come la colonna centrale di giocatori portiere, difensore, centrocampista e attaccante. La sfavillante Roma di questo avvio di stagione pare tradurre al meglio la teoria con gli intoccabili che sono portiere, due difensori centrali e centrocampista di riferimento. Di questi Rudi Garcia non si è mai privato nelle prime sette giornate (e vittorie) di campionato. Nemmeno per un istante. Tradotto: De Sanctis, Benatia, Castan e De Rossi sono i giocatori più utilizzati dal tecnico francese. Minuti in campo 630, schierati sempre dall’inizio e mai sostituiti. Quando si dice che – è il segreto di ogni successo, l’allenatore ex Lille ha seguito (quasi) alla lettera questa regola non scritta del mondo del calcio. Dopo di loro c’è Balzaretti, che se non fosse stato per l’espulsione nella ripresa dell’ultima gara contro l’Inter avrebbe eguagliato i compagni sopra citati (619′). A centrocampo Pjanic (568′) s’è visto più di Strootman (514′), ma l’olandese ha saltato l’esordio a Livorno per infortunio. Il bosniaco, dal canto suo, su 7 presenze dall’inizio registra 4 sostituzioni. In attacco cìè rotazione, ma chi gioca va in gol.