La direzione regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale Caccia e Pesca ha autorizzato il finanziamento di due progetti di riqualificazione e valorizzazione dell’Arco/Parco e dell’Eremo di Sant’Erasmo, presentati dall’amministrazione comunale guidata da Carla Amici. Immagine storica della comunità di Roccagorga, simbolo di pellegrinaggio e ricchezza paesaggistica rurale, l’Eremo di Sant’ Erasmo ha nel corso degli anni cambiato la propria veste passando dall’essere semplice riparo di fedeli e turisti di passaggio senza controllo, a struttura recettiva, una vera propria attività terziaria organizzata. Nel tempo sono stati effettuati più interventi e opere di riqualificazione del patrimonio rurale, per approdare oggi ad una ricostruzione di più ampio respiro che porterà non solo al potenziamento delle presenze turistiche, specie quelle legate alla religiosità, ma altresì alla reinterpretazione di tali luoghi che improntanti al passato, guardano al futuro. Tali spazi attendono di essere ascoltati, conosciuti, capiti, affinché possa essere trasmessa alle nuove generazioni la loro secolare bellezza. I contenuti e le caratteristiche dell’intervento progettuale si baseranno sulla sistemazione dell’esterno del complesso: restauro di pavimentazione, rifacimento di parti di muretti rovinati dal tempo, ricostruzione completa della scalinata esterna di collegamento ai vari corpi di fabbrica, ristrutturazione dello slargo della zona della chiesetta oltre al rifacimento dei percorsi delle vallate esterne, come l’area della selva e il versante meridionale di Monte Castellone fino al “vado degl’urso” (passaggio dell’orso). Mantenere e riqualificare il paesaggio agrario tradizionale dell’area del fontanile è, invece, lo scopo dell’intervento sulla zona del Parco/Arco. Oltre al rifacimento delle pavimentazioni per le zone veicolari e di parcheggio, verrà creata al centro del Parco una mini-oasi, un nuovo angolo naturale con il piccolo stagno previsto che garantirà la ricomparsa e la sopravvivenza di specie di animali espulse da tempo dall’area.
Simone Di Giulio


