La Giunta Zingaretti continua nella politica dei tagli. In questi mesi sono state tagliate 88 poltrone nelle società della Regione. Nell’ottica del togliere gli sprechi per garantire servizi migliori e vicini ai bisogni delle persone cambia pure il trasporto pubblico regionale. In concreto, la riforma prevede l’unificazione di AREMOL(Agenzia Regionale per la Mobilità), CO.TRA.L. Patrimonio Spa (gestione dei beni patrimoniali strumentali al servizio di trasporto pubblico) e ASTRAL Spa (Azienda Strade Lazio), con la costituzione di un’unica società che si occuperà di:
1) Programmazione dei servizi di TPL, mobilità e infrastrutture
2) Pianificazione dei servizi e delle opere infrastrutturali
3) Gestione e valorizzazione del patrimonio stradale ed immobiliare nel settore del TPL”.
Si passa da 16 componenti dei consigli di amministrazione a un amministratore unico e 3 componenti del collegio sindacale. SpiegaMichele Civita, assessore alla Mobilità: “Una manovra legata anche al recupero di fondi destinati al fisco”. Attualmente infatti circa 57 milioni di euro sono restituiti allo Stato per pagare l’Iva. L’obiettivo è quello di recuperare tutta o, almeno una parte, di questi 57 milioni. Non si tratta di un’azione isolata. A Sviluppo Lazio si passa da 38 membri tra consiglio di amministrazione e revisori dei conti a 6 componenti, mentre con la riforma di Laziodisu, l’ente che si occupa del diritto allo studio, si è passati da 26 a 3 componenti per la sua gestione. E poi è stata abolita Asp, l’agenzia che si occupava di sanità: siamo è passati da 8 componenti a zero. In questi mesi la Regione ha tagliato in questo modo 75 poltrone nelle aziende. I posti nei consigli di amministrazione sono passati da 88 a 13.