L’ex assessore regionale alla Sanità, Marco Verzaschi, è stato condannato oggi a quattro anni di reclusione (tre dei quali coperti dall’indulto) per l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità. La sentenza è stata pronunciata dalla IV sezione penale del Tribunale di Roma, che ha derubricato l’originaria imputazione di concussione dichiarando anche prescritta un’accusa di corruzione. Verzaschi è stato interdetto per cinque anni dai pubblici uffici e condannato pagare le spese di giudizio, oltre alla restituzione alla parte civile di 200 mila euro che aveva ricevuto secondo l’accusa. Al centro della vicenda la dazione della cospicua somma da parte dell’imprenditore Renato Mongillo, titolare della Security Service. Somma che sarebbe stata versata nella primavera del 2004 per agevolare la procedura per l’assegnazione di un appalto necessario per la messa in sicurezza dell’ospedale “San Giovanni”. Per le accuse contestate il pm Antonino Di Maio aveva sollecitato la condanna di Verzaschi a 8 anni di reclusione. La vicenda rientra in quella più ampia che aveva coinvolto Anna Iannuzzi, nota come ‘Lady Asl’. Il difensore Fabrizio Lemme ha già annunciato che presenterà appello contro la sentenza odierna.
Regione Lazio, condannato a 4 anni l’ex assessore alla Sanità Marco Verzaschi


