L’opposizione consiliare di Norma attacca diretto la maggioranza con un comunicato firmato dagi stessi consiglieri e dal capogruppo Alfonso Cappelletti: “Ancora una volta l’amministrazione di Sergio Mancini ci riprova e questa volta la scusa per vessare i cittadini e far cassa è quella molto complessa e delicata degli usi civici che graverebbero sul territorio del Comune di Norma. Il condizionale mai come in questo caso è più che mai d’obbligo visto e considerato che la giunta di destra sta procedendo ad affrancazioni ed alienazioni di assai dubbia legittimità, in quanto non è stata ancora definitivamente accertata la “qualitas soli” delle terre demaniali. Tanto è vero che si sta procedendo ad affrancazioni ed alienazioni sulla base di una procedura del tutto incompleta visto e considerato che ci si basa su una verifica delle terre d’uso civico del territorio di Norma redatta e depositata nel 1994 dall’arch. Riccardo; verifica a cui vennero mosse regolari osservazioni, alle quali però, non sono state date risposte e questo in termini di Legge, già basterebbe per dichiarare non ancora conclusa la procedura amministrativa, non consentendo così la “messa a ruolo dei canoni” cosa che, invece, il Comune si sta accingendo a fare. Il paradosso del paradosso sta nel fatto che quelle osservazioni portano la firma dell’attuale sindaco Sergio Mancini e dell’attuale assessore ai lavori pubblici del Comune di Norma. Noi lo diciamo da tempo: “coerenza ed onestà non sono certo le qualità migliori di questa amministrazione” e la questione usi civici, con la quale intendono far cassa ne è l’ennesima riprova più che mai evidente. Una vicenda complessa affrontata, a quanto pare, con la solita superficialità. Inoltre hanno fissato in €1.600,00 la quota delle spese istruttorie. Un’enormità per chi ha piccoli appezzamenti di terreno; se a questo aggiungiamo poi che molte delle strade di campagna versano in uno stato pietoso ecco che tutto ciò potrebbe indurre gli “occupatori abusivi” come li definisce il Comune ad abbandonare le terre assestando così un ulteriore e micidiale colpo ad un settore come quello agricolo che dovrebbe essere il centro dell’attività economica di un piccolo comune come il nostro. Inoltre in una nota a firma del gruppo consiliare abbiamo chiesto che vengano riviste a favore dei cittadini alcune delle misure adottate dall’amministrazione. In conclusione e per esser chiari pensiamo e riteniamo doveroso, nei confronti dei cittadini di Norma, avviare una seria e scrupolosa indagine storico-giuridica utile a completare la verifica dei terreni d’uso civico del territorio di Norma, in modo tale da chiarire l’origine e l’effettiva natura dei terreni comunali e a dare risposte alle interrogazioni che il sindaco stesso ha presentato. Inoltre a margine di questa vicenda segnaliamo che, il Comune di Norma, su alcuni certificati di destinazione urbanistica sembrerebbe che segnali l’appartenenza al demanio civico dei terreni oggetto del certificato stesso, quando esiste una sentenza del Commissario agli usi civici del Lazio, Toscana e Umbria n. 143/89 in cui si è ribadito che le certificazioni rilasciate senza gli accertamenti istruttori e senza il rispetto del contraddittorio (che è mancato nella vicenda che investe questo Comune) non devono e non possono esplicare alcuna efficacia. È del evidente che tutto ciò finisce inevitabilmente per bloccare un già misero mercato edilizio a scapito, come al solito, dei cittadini e delle imprese”. Su questi argomenti ed altri ad inizio settimana il gruppo consiliare del Pd ha presentato una interrogazione molto dettagliata al Sindaco, che dovrà dare risposte chiare e convincenti.
Norma: l’opposizione lancia un attacco frontale alla maggioranza di Mancini


