Ultima gara di qualificazione al mondiale di Brasile 2014 (pass già in tasca da tempo per gli azzurri che sono pure matematicamente primi nel girone) per la Nazionale che, tornata dalla Danimarca, ha ripreso la preparazione in vista della gara di martedì allo stadio San Paolo di Napoli contro l’Armenia. Dopo il 2-2 di venerdì c’è stato qualche acciaccato tanto che Buffon ha svolto lavoro personalizzato e fisioterapia, giri di campo e partitella a ranghi misti per gli altri. Anche Balotelli ha partecipato: schierato in attacco al fianco di Giuseppe Rossi, il milanista ha anche segnato un gol. Dopo che ieri SuperMario aveva interrotto quasi all’inizio l’allenamento, per problemi di gastroenterite e influenza, Prandelli ha deciso di provarlo a partita iniziata al posto di Gilardino, mentre Rossi sostituiva Diamanti. Prendelli ha dichiarato: “Balotelli sta un po’meglio”. Nel pomeriggio di ieri l’Italia si è trasferita a Napoli. Dopo l’allenamento di rifinitura al San Paolo, Prandelli deciderà la formazione da mandare in campo contro l’Armenia. Insigne vorrebbe esserci. Ha comprato 20 biglietti per familiari e amici, sperando di presentarsi con la maglia azzurra nel suo stadio: “Sarebbe una grande emozione giocare nello stadio di Napoli con la maglia della Nazionale – conferma l’attaccante partenopeo – sto bene, ho sempre dato il 100% di me stesso per meritarmi la fiducia e un posto in squadra sia nel Napoli che in azzurro”. Insigne vuole farsi strada, nonostante la sua giovane età e una concorrenza molto agguerrita nel suo ruolo: “Totti – spiega – è un grandissimo giocatore, Balotelli un grande campione e un grande ragazzo, ma noi giovani proveremo fino in fondo a mettere in difficoltà il tecnico su certe scelte anche in prospettiva mondiale. Per me è cambiato tutto in pochissimo tempo, merito dei tre grandi allenatori che ho avuto, Zeman, Mazzarri e ora Benitez. Ma l’importante è rimanere con i piedi per terra, sono ancora giovane, ci vuole tanto per arrivare in alto e un attimo per tornare indietro. L’importante è lavorare sempre duro”.

