Prodotto Interno Lordo in ripresa, ma recessione che ha fatto raddoppiare i poveri negli ultimi 5 anni. E’ questa l’analisi fornita da Antonio Golini, presidente facente funzioni dell’Istat, intervenuto nell’aula del Senato durante un’audizione sulla legge di Stabilità: “A fine dell’anno avrebbe termine la fase recessiva iniziata nel secondo trimestre del 2011. L’andamento dell’attività economica prevista per l’anno in corso fornirebbe un impulso sostanzialmente nullo al 2014 per effetto del trascinamento. Rispetto alla previsione Istat dello scorso maggio, la previsione per il 2013 comporta una revisione al ribasso di 4 decimi di punto”. Ma secondo l’istituto la recessione ha determinato gravi conseguenze sulla diffusione e sull’intensità del disagio economico nel nostro Paese: dal 2007 al 2012 il numero di individui in povertà assoluta è raddoppiato (da 2,4 a 4,8 milioni). In particolare, nell’ultimo anno, l’aumento si estende anche a fasce di popolazione che tradizionalmente presentano una diffusione del fenomeno molto contenuta grazie al tipo di lavoro svolto e/o al secondo reddito del coniuge. “Le difficoltà delle famiglie si riflettono anche nella composizione degli acquisti, che ha visto un incremento del peso dei prodotti di qualità e prezzo inferiori rispetto a quello del periodo pre-crisi. Sul fronte dei consumi – spiega Golini – con riferimento alle componenti della domanda, negli ultimi due anni il maggiore contributo recessivo proviene dalla contrazione dei consumi delle famiglie, la cui caduta, iniziata nel primo trimestre del 2011, si è accentuata nel corso del 2012 ed è proseguita, con un ritmo solo in parte attenuato, nei primi due trimestri del 2013”.

