C’è anche Nichi Vendola tra i 53 indagati nell’inchiesta sull’Ilva di Taranto. Il presidente della Regione Puglia risulta tra i destinatari degli avvisi di conclusione delle indagini, con valore di informazione di garanzia, firmati dal pool guidato dal procuratore Franco Sebastio. Vendola sarebbe coinvolto per presunte pressioni su Giorgio Assennato, il direttore di Arpa Puglia. Secondo gli investigatori, il presidente pugliese avrebbe puntato i piedi con il direttore dell’Arpa, indicando una linea morbida da seguire con il colosso siderurgico accusato di aver avvelenato Taranto. Un’accusa che si basa sul contenuto di intercettazioni telefoniche, ma che dai diretti interessati è già stata respinta. Il governatore dovrà rispondere dell’accusa di concussione in concorso. Nell’inchiesta risultano coinvolti anche il sindaco Ippazio Stefàno, il parlamentare di Sel, Nicola Fratoianni (all’epoca assessore regionale), l’attuale assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro, il consigliere regionale del Pd Donato Pentassuglia.




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