Il Consiglio federale ha modificato l’applicazione della norma che aveva inizialmente causato la squalifica (poi congelata) di San Siro per cori di alcuni tifosi milanisti in trasferta a Torino. La Federazione Italiana Gioco Calcio ha deciso di introdurre una sorta di condizionale sulle sanzioni comminate per la norma sulla discriminazione razziale e territoriale. È questa la novità emersa dal consiglio svoltosi oggi a Roma. In sostanza verrà applicata una sorta di ammonizione per le società le cui tifoserie si saranno rese protagoniste per la prima volta di fatti di razzismo. La pena pertanto resterà sospesa per un anno solare, ma sarà applicata nel caso in cui i supporters della stessa squadra si renderanno protagonisti di ulteriori fatti di razzismo nel periodo considerato. In questo caso la nuova sanzione si sommerà a quella nel frattempo sospesa. Le sanzioni andranno dalla chiusura di un settore fino ad arrivare, nei casi più gravi, alla chiusura dell’intero impianto. Inoltre si è stabilito di valutare della portata del fenomeno discriminatorio, per cui verrà tenuto conto se a fare cori razzisti saranno una minoranza di tifosi oppure diverse migliaia. “La questione – ha spiegato il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta – non è la discriminazione territoriale ma il problema delle sanzioni, che così come era stato pensato e ipotizzato non va bene, perché non ottiene il risultato voluto. Tutti siamo d’accordo nel modularlo in maniera diversa, perché devono essere sanzionati i fenomeni per quello che sono e capire le dimensioni”.