Il consigliere comunale del centrosinistra, Carmen Porcelli, interviene di nuovo, a due settimane di distanza, sulla procedura avviata dal sindaco Terra il 12 settembre, attivata per far pagare ai 27 ex componenti dei Cda della Asam “quali presunti responsabili del danno arrecato all’amministrazione comunale” l’importo di 4.500.520,00 di euro. La cifra richiesta dal sindaco è stata iscritta nel bilancio del comune in favore dell’Asam dopo la delibera di consiglio comunale n. 29 del 6 maggio 2011, ma ad oggi non ci sono atti che giustificherebbero questa forma di rivalsa. Nota la Porcelli: “La diffida stragiudiziale partita contro gli ex componenti dei Consigli d’amministrazione ha finito per colpire anche i direttori generali che si sono succeduti alla guida della Multiservizi, a partire dalla sua nascita. La dimostrazione che questi tentativi messi in piedi dall’amministrazione Terra sono il frutto di improvvisazioni e di grande superficialità, nonché un boomerang che torna contro gli stessi artefici di una azienda mangiasoldi, messa in moto nel 2003 proprio da chi oggi ci amministra e che, di fronte alla necessità di colmare una voragine finanziaria generata da sprechi e da una gestione allegra dei soldi dei cittadini, finisce per prendersela con chi ha contribuito alla vittoria di questa amministrazione alle ultime elezioni”.
“Sicuramente si tratterebbe non atti giunti in via ufficiale dalla Procura della Corte dei Conti, – dice ancora la consigliera del centrosinistra – perché a quanto pare la corrispondenza più recente tra l’amministrazione Terra e i giudici della magistratura contabile si fermerebbe al dicembre dello scorso anno. Lo stesso vale per quest’ultima ondata di diffide, una delle quali ha raggiunto anche il primo cittadino di Roccagorga, Carla Amici, che è stata la prima direttrice generale della Multiservizi”. Carla Amici, che è stata l’autrice della relazione al bilancio consuntivo per l’esercizio 2004, evidenziava che l’anno finanziario chiudeva con una perdita di circa 2 milioni di euro.
“La consulente del Comune di Aprilia, – dice a tal proposito la Porcelli – attribuì a delle cause specifiche quella vistosa perdita e cioè all’aumento del costo del personale dovuto all’adeguamento contrattuale, nonché le richieste di intervento che esulavano dal campo di azione e di servizio dell’azienda. Senza contare le assunzioni incontrollate che avvennero successivamente e che fecero lievitare ancora di più la voce costo del personale. Carla Amici non fu la sola, anche il suo successore, il direttore generale Riccardo Mignani, nella relazione al bilancio 2005 mise in evidenza ciò che era stato detto nel 2003 dalla stessa dottoressa Amici”.
Chiosa quindi Porcelli: “A questo punto, non si capisce come mai Terra che all’epoca dei fatti era assessore all’urbanistica e anche suoi attuali compagni di maggioranza ricoprivano incarichi in giunta, o in consiglio comunale, o addirittura lavoravano anche nella stessa Multiservizi, attribuisce le responsabilità a chi invece portava a conoscenza degli amministratori quali fossero i mali della Multiservizi. Forse Terra, all’epoca alleato di ferro di Claudio Fazzone e Michele Forte, era distratto e non aveva così a cuore il ‘bene’ della città a cui oggi, invece, sembrerebbe ambire anche a costo di scaricare chi lo ha sostenuto”.


