Scelta delle materie prime, inventiva, velocità, attenzione e tecnica di preparazione. Questi i requisiti richiesti agli chef della provincia di Latina che il domani, 14 ottobre, parteciperanno alla XVI edizione del concorso I Piatti tipici Pontini, la golosa manifestazione promossa dalla Federazione Italiana Cuochi con il patrocinio della Provincia di Latina e la collaborazione della CNA e dell’IPSSAR in occasione della Festa Nazionale dedicata a San Francesco Caracciolo, protettore della categoria. Ad ospitare l’evento l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri della Ristorazione di Formia. Una competizione che fonda l’elaborazione delle ricette nel pieno rispetto del Big Cooking Contest: il format nato nel 2007 in Austria dove ad essere esaltate sono la creatività e la fantasia dei partecipanti che si sfidano ai fornelli. Ad animare la gara chef professionisti e squadre di allievi che dovranno realizzare il piatto (completo di guarnizione) da sottoporre alla giuria di esperti in appena quaranta minuti di tempo servendosi esclusivamente del paniere di prodotti locali messo a disposizione dall’organizzazione.
Tra gli appuntamenti in calendario per la stessa giornata anche l’interessante convegno “Il ruolo dello chef nella salvaguardia della biodiversità. Dalla promozione del territorio alla valorizzazione del prodotto tipico”, moderato dalla giornalista Tiziana Briguglio. Ad animare il dibattito in programma dalle 16:30 presso la Sala Convegni del prestigioso istituto formiano, nomi illustri della gastronomia italiana. Tra loro l’esperto di scienze dell’alimentazione Giuseppe Nocca, la nutrizionista Maria Solis, il presidente della Federcoopesca Claudio Brinati, il responsabile nazionale della CNA Alimentare Gabriele Rotini, il presidente della Federazione Cuochi Lazio Alessandro Circiello e gli chef insigniti della prestigiosa Stella Michelin, Francesco Apreda e Gino Pesce. “Obbiettivo della Federazione – sottolinea il presidente provinciale della Fic nonché promotore dell’evento, Luigi Lombardi – è di dare risalto alle eccellenze soprattutto locali, attraverso l’organizzazione di manifestazioni che permettano di focalizzare l’attenzione sulle peculiarità dei diversi territori e sulla professionalità degli operatori del settore che si adoperano per riportare la sapienza artigiana e l’uso di determinati ingredienti in cucina ”.