Il Comune di Terracina, in collaborazione con l’Associazione Giuseppe De Santis, presenta “CANTI CORSARI. Il Canzoniere popolare di Pier Paolo Pasolini”, un progetto ideato da Ambrogio Sparagna con la partecipazione di Peppe Servillo e Anna Rita Colaianni, in programma domenica 14 dicembre alle ore 18.30 nella suggestiva cornice della Chiesa di San Domenico. L’iniziativa è ad ingresso libero.
L’evento nasce nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantenario della morte di Pasolini e propone, in prima esecuzione assoluta, una selezione di alcuni dei “gioielli” poetici del “Canzoniere italiano” del 1955, l’antologia con cui Pasolini offrì una ricognizione straordinariamente ampia e originale della poesia popolare italiana. La raccolta riunisce quasi 800 testi provenienti da diversi repertori regionali e dialettali, comprendendo canti sacri, sociali, laudi umbre, villotte friulane, canti carnascialeschi campani, brani in Griko salentino e numerosi materiali legati alla memoria delle guerre e delle tradizioni popolari locali.
Lo spettacolo “CANTI CORSARI” – arricchito dalle narrazioni pasoliniane dedicate alla campagna romana e a Terracina, interpretate da Peppe Servillo – sarà aperto da una introduzione con proiezione di sequenze cinematografiche curata da Marco Grossi, segretario dell’Associazione Giuseppe De Santis. L’appuntamento del 14 dicembre sarà preceduto da un incontro tra Ambrogio Sparagna e gli studenti del Liceo “Leonardo da Vinci” di Terracina, che avrà luogo martedì 9, durante il quale il musicista illustrerà come Pasolini si sia confrontato con l’universo dei canti popolari, eseguendo anche alcuni brani all’organetto.
«Con questo evento – dichiarano il Sindaco di Terracina Francesco Giannetti e l’Assessore alla Cultura Alessandra Feudi – desideriamo rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini, che a Terracina visse per un periodo e alla nostra città dedicò anche un racconto. Le celebrazioni del cinquantenario sono per noi un’occasione preziosa per condividere con la comunità un momento di cultura autentica e partecipata, capace di unire memoria e presente».



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