Il 1 Dicembre 2025 si è tenuta a Latina, presso il Circolo Cittadino “Sante Palumbo”, la conferenza stampa indetta dal Dipartimento C.A.M.P. Cultura e Arte con la presentazione del Manifesto in dieci punti programmatici per un cambiamento del clima culturale e artistico a Latina. Il Fondatore e Presidente di C.A.M.P. ETS, Giuseppe De Sario, ha aperto l’incontro ringraziando i presenti e ripercorrendo le tappe che hanno portato il coordinamento, ad oggi, a poter contare su più di 50 associazioni strutturate in dieci dipartimenti tematici, che hanno compreso l’importanza di ragionare oltre che sull’io, inteso come singola realtà, sul NOI, potendo così intervenire nel dibattito cittadino in modo più utile e con maggiore incisività nei confronti delle Istituzioni.
“Tra i vari scopi di C.A.M.P., quello principale, — afferma De Sario: — è riportare l’associazionismo, il volontariato e i movimenti civici apartitici al centro dell’interesse da parte delle Istituzioni. Con noi si può parlare e confrontarsi sui temi e contenuti senza barriere ideologiche, culturali o peggio ancora partitiche. Latina ha bisogno di una pacificazione sociale tra le varie parti in campo facendo salvo il rispetto reciproco. Il confronto deve essere convinto, sincero e finalizzato ad azioni concrete”.
Poi ha preso la parola Maurizio Guercio, coordinatore del dipartimento che ha illustrato, insieme ai relatori — Claudia Piccoli, Pietro Pasquali, Bianca Montico, Emma Vassallo, Marcello De Dominicis — i dieci punti del Manifesto C.A.M.P. Cultura e Arte che sono:
- Riaprire alla città il Palazzo della Cultura, il teatro “Armando Cafaro”, la corte interna, il piccolo teatro di prova, la sala conferenze e i tanti spazi -oggi inagibili- per tornare ad incontrarsi in un “Palazzo della Cultura” vivo, aperto e contemporaneo.
- La consapevolezza che la riapertura completa della biblioteca comunale “Aldo Manuzio” è un bene culturale, relazionale e sociale per tutta la comunità. Uno spazio non solo dove si conservano libri, ma dove è possibile produrre cultura e realizzare uno spazio espositivo permanente. Avviare la creazione di una rete bibliotecaria diffusa nei quartieri e nei borghi della città.
- La volontà di riaprire la Pinacoteca, il Museo della Medaglia e il Museo del Mare. Prima che attrattori di un possibile turismo culturale, pinacoteca e musei contribuiscono a fornire alla collettività strumenti di conoscenza e ragionamento, utili per meglio decidere del proprio futuro.
- Concepire i nostri musei —“Duilio Cambellotti” e la “Terra Pontina” — non solo come luoghi dove coltivare la memoria, ma ripensarne il contesto espositivo, per amplificarne la forza espressiva delle opere per una fruizione più immersiva e attrattiva. Il “Procoio” di Borgo Sabotino è un simbolo e un patrimonio della città: è tempo di riaprirlo e di farlo vivere, qui c’è identità, radici e memoria di tutta una comunità.
- Riaprire alla comunità due storici edifici di fondazione: “Garage Ruspi” e “Banca d’Italia”. Un patrimonio che deve tornare vivo, beni di tutta la città, luoghi del sapere e dell’arte espositiva.
- Nascita del “Polo Culturale Satricum”, grazie alla realizzazione del parco archeologico, il museo e il Parco Naturale fluviale dell’Astura (Borgo Montello-Le Ferriere-Torre Astura). Una memoria che si fa progetto di realtà: l’antica storia di queste terre riaffiora, un faro culturale per Latina.
- Favorire la rigenerazione creativa di spazi pubblici (“pareti legali”) in palcoscenici urbani rappresentativi, grazie al coinvolgimento degli artisti: un dialogo tra arte, città e borghi, tra comunità e territorio. Tornare ad istituire una Galleria Civica gratuita (o a costi simbolici), dedicata alle mostre temporanee degli artisti locali. Istituire un calendario comunale che raccolga eventi e mostre. Semplificazione burocratica e procedure rapide per l’occupazione del suolo pubblico, l’utilizzo di spazi comunali e permessi.
- Creazione di un archivio reale e virtuale con mappe interattive di Latina e del territorio: documenti, foto, video, testimonianze, mappe storiche, disegni e progetti della città. Creazione dell’archivio storico del Comune di Latina. Si chiede l’istituzione di una “Casa comune delle Associazioni”, uno spazio comunale condiviso e accessibile, che offra una sede stabile e supporto operativo alle realtà culturali e artistiche di Latina.
- Candidare Latina a Capitale della Cultura Italiana 2032 (anno del Centenario). Obiettivo strategico in linea e sinergico con le disposizioni e i finanziamenti del DDL 130/2024; disegno di Legge per le celebrazioni del Centenario di Latina 1932-2032. Sfruttare l’impegno istituzionale e le risorse dello Stato, per costruire una candidatura credibile e vincente, che trasformi il Centenario da celebrazione a rilancio culturale e urbanistico di ampio respiro e durata. Latina sarà attrattiva, solo se saprà essere attiva.
- Riconoscimento e partecipazione propositiva alle attività e alle decisioni della Fondazione “Latina 2032” da parte delle associazioni culturali e artistiche, riconosciute per legge, al fine di contribuire, in maniera attiva, alla definizione di progetti, iniziative e programmi per il Centenario di Latina 1932-2032.


