In un tempo in cui la mobilità sembra l’unica via per affermarsi professionalmente, c’è chi sceglie di restare. Restare non come rinuncia ma come atto di coraggio, come gesto creativo e consapevole di chi vuole costruire futuro partendo dalle proprie radici.
È da questa visione che nasce “Restare per progettare”, il talk in programma giovedì 13 novembre, alle ore 17.30, presso l’Auditorium San Michele Arcangelo di Sezze, con il patrocinio del Comune di Sezze.
Un incontro per riflettere su come il lavoro online e il digitale possano trasformarsi in strumenti di libertà e connessione, capaci di permettere a giovani professionisti, architetti e creativi di progettare, collaborare e crescere senza dover abbandonare i propri luoghi di origine. Perché oggi “restare” non significa più “fermarsi”: significa scegliere di essere presenti, di contribuire al cambiamento, di trasformare il proprio territorio in uno spazio vivo e connesso al mondo, come sostiene l’architetto Giovanni Ferrari descrivendo le linee da cui è partita ideando iniziativa, che ha promosso insieme all’arch. Ippolita Curto.
Apriranno l’evento i saluti istituzionali del Sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, e della Vice Sindaco Michela Cappuccilli, a testimoniare l’impegno dell’amministrazione nel promuovere nuove forme di lavoro e di sviluppo locale.
A seguire, le voci e le esperienze di tre professionisti: Giovanni Ferrari (Ferrari Architect). Ippolita Curto (Alma Studio Architetto). Beatrice Di Pasqua (Inside Architettura e Design), Tre professionisti che hanno scelto di costruire un modo nuovo di vivere la professione, dove il digitale diventa uno spazio di incontro, un laboratorio di idee, un orizzonte che unisce luoghi, persone e competenze. Il talk sarà moderato dal giornalista Fabio Benvenuti. L’evento è aperto al pubblico e ci si può prenotare su Eventbrite.
I temi al centro del talk
Il nuovo spazio del lavoro – La rete come luogo di prossimità, condivisione e costruzione di valore; La meritocrazia digitale – Dalla visibilità locale al posizionamento globale: come la rete può dare voce al talento, oltre i confini geografici; Il ruolo dei Comuni e delle istituzioni – Incentivare coworking, spazi digitali, formazione e narrazione territoriale per sostenere chi sceglie di restare e innovare.
L’incontro offrirà una riflessione contemporanea e civile sul significato del “restare”: un restare che non trattiene, ma radica; che non chiude, ma apre; che trasforma la tecnologia da strumento freddo a ponte caldo tra identità e futuro.
“Restare per progettare” è un invito a immaginare nuove geografie del lavoro, in cui la rete diventa un terreno fertile per costruire, raccontare e condividere. È un modo per dire che si può essere globali restando locali, che la libertà professionale nasce anche dal sentirsi parte di una comunità. Un evento pensato per architetti, progettisti, studenti, amministratori pubblici e cittadini che credono nella forza delle idee e nella possibilità di rigenerare i propri luoghi attraverso la cultura, la comunicazione e l’innovazione.


