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Attualità

SPERLONGA | Fratelli d’Italia contro l’ordinanza che vieta il transito su sette strade

Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre 2025 11:27
Redazione Pubblicato 7 Ottobre 2025
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“In qualità di rappresentante di una larga parte della cittadinanza, sento il dovere di esprimere la più ferma opposizione all’ordinanza n. 48 del 30 settembre 2025, emanata dalla Polizia Locale del Comune di Sperlonga. Si tratta di un provvedimento che impone il divieto generalizzato di transito veicolare su sette importanti strade comunali, situate al di fuori del centro abitato. Una misura tanto drastica quanto sproporzionata, che appare dettata più da una visione ideologica e burocratica che da una reale valutazione delle necessità della popolazione e delle dinamiche economiche del territorio.

Questa ordinanza costituisce una lesione evidente del diritto alla mobilità, tutelato dalla Costituzione italiana e dal diritto europeo. Interdire l’accesso a strade pubbliche, soprattutto in aree rurali e periferiche, significa isolare intere comunità, limitare la fruizione del territorio e compromettere il principio di uguaglianza nell’accesso agli spazi pubblici. Cittadini non residenti, proprietari di seconde case, familiari, amici o lavoratori che operano nella zona vengono di fatto discriminati, costretti a richiedere autorizzazioni per spostarsi, come se si trattasse di una zona interdetta.”

Lo dichiara in una nota il coordinatore di Fratelli d’Italia, Gerardo la Rocca.

“L’ordinanza viene giustificata con la volontà di tutelare l’ambiente e promuovere uno sviluppo sostenibile. Ma la realtà è un’altra: si ignorano completamente le conseguenze economiche per agricoltori, operatori turistici, imprenditori locali, liberi professionisti – giovani e meno giovani – che, già alle prese con difficoltà strutturali, si trovano ora ostacolati nello svolgimento delle loro attività quotidiane.

Limitare l’accesso alle strade rurali – spesso le uniche vie di collegamento conpoderi, aziende agricole e strutture ricettive – significa mettere in difficoltà chi lavora, non proteggerlo. È una scelta che rischia di compromettere ulteriormente la tenuta economica e sociale delle aree marginali. Si invoca la sicurezza come motivazione principale del divieto. Ma il vero problema non è la circolazione veicolare: è la mancanza cronica di manutenzione, la scarsa illuminazione, l’assenza di segnaletica e di protezione e di controlli.

Invece di investire per rendere più sicure le strade rurali, si sceglie la scorciatoia del divieto totale, penalizzando indistintamente tutti. È emblematico il caso di via Fontana della Camera, interessata da mesi da lavori di ampliamento e messa in sicurezza – tuttora incompleti. Anziché portare a termine e valorizzare l’intervento, si decide di chiudere la strada ancor prima che sia operativa.Si parla di “strade troppo strette”. Ma la nuova via Fontana della Camera non è affatto stretta. Perché allora non adottare soluzioni più moderne ed efficaci, come l’installazione di un sistema di videosorveglianza? Non è accettabile che, per colmare le lacune amministrative, siano i cittadini a pagare il prezzo più alto.

Ancora più inaccettabile è il metodo con cui è stata assunta questa decisione: nessuna consultazione pubblica, nessun confronto con i residenti, le attività economiche, le associazioni o le rappresentanze istituzionali. Un atto unilaterale, che contrasta con i principi di trasparenza amministrativa e partecipazione democratica.

L’ordinanza è stata predisposta nel fine settimana e pubblicata senza un’adeguata comunicazione, impedendo ai cittadini di comprenderne in tempo reale i contenuti e le conseguenze. Si arriva all’assurdo: per ricevere amici o parenti a casa, bisogna richiedere un’autorizzazione. E in caso di un’urgenza? Una visita medica improvvisa? Un parente malato?

Siamo davvero arrivati al punto in cui è più semplice entrare in carcere che accedere a una strada pubblica del Comune di Sperlonga? E che dire della privacy dei residenti? È normale che per invitare qualcuno nella propria abitazione si debba comunicare preventivamente all’ente pubblico chi è, perché viene, e quando? Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, rispondendo all’interpellanza dei consiglieri Maric e Viola, il Sindaco ha dichiarato testualmente:

«Se una persona viene fermata da chi è preposto ai controlli, basta che indichi dove sta andando, non deve dare documenti e non verrà fatto alcun tipo di riscontro».Una dichiarazione che solleva dubbi enormi sull’efficacia dei controlli stessi: se basta conoscere minimamente il territorio per “superare” i divieti, qual è l’utilità di una misura così rigida? E soprattutto, che senso ha imporre restrizioni così pesanti se poi non esiste un sistema efficace per applicarle? Serve un’immediata revisione dell’ordinanza Chiediamo con forza che l’Amministrazione Comunale revochi immediatamente l’ordinanza n. 48/2025 e apra un tavolo di confronto con tutte le parti interessate: cittadini, residenti, imprenditori agricoli, operatori turistici, associazioni e rappresentanze istituzionali.

È possibile, e doveroso, valutare soluzioni alternative: limitazioni mirate solo nei periodi di maggiore afflusso, controlli intelligenti, sistemi tecnologici di monitoraggio. Ma senza minare la libertà di circolazione e la quotidianità delle famiglie e delle imprese.- conclude-  La sicurezza, la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile non si ottengono con provvedimenti calati dall’alto, ma con politiche inclusive, concrete e condivise, capaci di coniugare protezione e accessibilità. I cittadini non sono un problema da gestire: sono i primi custodi del territorio. Escluderli, ignorarli o penalizzarli significa tradire lo spirito di una comunità viva, produttiva, radicata. È tempo di cambiare passo, di restituire alla cittadinanza il rispetto che merita, e di affrontare le sfide del territorio con competenza, ascolto e buon senso.

Fratelli d’Italia continuerà a battersi con forza contro questa ordinanza. Stiamo già valutando la legittimità giuridica del provvedimento e predisponendo le azioni legali necessarie per tutelare i diritti dei cittadini. Invitiamo tutti i cittadini interessati a unirsi a noi e a far sentire la propria voce. Potete contattarci all’indirizzo email:  fratelliditaliasperlonga1@gmail.com”

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