Il consigliere regionale Enrico Tiero, esponente di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio, è finito al centro di un’inchiesta della Procura di Latina. L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e dalla Guardia di Finanza del capoluogo, ipotizza a suo carico il reato di corruzione.
Secondo quanto trapela dagli ambienti giudiziari, Tiero sarebbe sospettato di aver sfruttato il proprio ruolo istituzionale per favorire l’assunzione di alcuni giovani presso un’azienda attiva nel settore della grande distribuzione, oltre che di aver agevolato lo sviluppo di una clinica privata convenzionata con la Regione Lazio, dove risulta impiegata anche sua figlia.
Conclusi gli accertamenti investigativi, il pubblico ministero titolare del fascicolo ha avanzato richiesta di misure cautelari, la cui eventuale applicazione sarà valutata dal giudice per le indagini preliminari dopo l’interrogatorio preventivo fissato per giovedì 16 ottobre.
A rendere nota la notizia è stato il legale di fiducia del consigliere, che in una nota ha dichiarato: «Ritengo doveroso anticipare una notizia che, data la rilevanza pubblica del ruolo istituzionale ricoperto dal mio assistito, è destinata a diventare di pubblico dominio. Secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe agevolato alcune assunzioni in cambio di non meglio specificate utilità».
L’avvocato ha poi aggiunto che Tiero ha accolto le contestazioni «con comprensibile turbamento ma anche con serenità e fiducia nell’operato della Magistratura», annunciando la piena disponibilità del consigliere a comparire davanti al giudice per chiarire ogni aspetto della vicenda.
Il consigliere regionale ha ribadito la propria estraneità a qualunque condotta penalmente rilevante, confidando che, al termine del procedimento, emergerà la correttezza del proprio operato.


