Ci aveva provato lo scorso anno, ma alcuni problemi lo avevano costretto a rinunciare alla partenza. Ad ottobre 2024, con le energie ritrovate e un team riformato, ha deciso di riprendere da dove aveva lasciato. Con determinazione, ha ricominciato gli allenamenti e ha puntato nuovamente l’obiettivo: “Verso l’Orizzonte”.
Ieri, intorno alle 20:30, dopo aver superato Civitavecchia, Nardechchia ha tagliato la sua linea d’arrivo stringendo la bandiera italiana tra le mani. È stato un momento di grande emozione e festa: il record è suo. Ma la traversata non è ancora finita.
Sì, ha il record tra le mani, ma ha promesso che sarebbe arrivato fino a Sabaudia, e così sarà.
Il team, gli amici e chi lo accompagna in barca hanno cercato di convincerlo a fermarsi, a salire a bordo dopo il traguardo simbolico. Ma niente da fare: questa mattina all’alba è ripartito, senza nemmeno aspettare il secondo catamarano.
Vuole concludere la missione che si è prefissato. Tecnicamente, il record poteva considerarsi battuto già molto prima delle 135 miglia percorse, perché nessuno aveva mai tentato un’impresa del genere. Eppure, lui ha voluto superare anche il riferimento storico: quello di Schincaglia del 2003.
Per lui, “Verso l’Orizzonte” termina solo a Sabaudia. Dopo un primo sospiro di sollievo, ha ripreso a pedalare. Oggi arriverà a Ostia, per poi concludere la sua avventura domani, sempre sulla Red Shark Bike, proprio a Sabaudia.


