Con l’avvento della stagione estiva e le recenti alte temperature, torna purtroppo il rischio degli incendi boschivi, una problematica affrontata con rinnovato impegno dalle forze dell’Arma dei Carabinieri specializzate nella tutela forestale.
Sabato scorso, il Nucleo carabinieri forestale di Gaeta è intervenuto prontamente in risposta a una segnalazione di incendio boschivo nel comune di Itri. L’operazione ha visto la partecipazione della Centrale Operativa di Formia, con l’ausilio di un modulo AIB (Antincendio Boschivo) e un’autobotte dei Vigili del Fuoco, già presenti sul luogo presso la località San Giacomo.
Utilizzando il Metodo delle Evidenze Fisiche (M.E.F.), i militari hanno ricostruito le prime fasi dello sviluppo dell’incendio. Dalle tracce lasciate dalla combustione nel punto di origine, è emerso che il fuoco ha avuto inizio da un braciere situato all’interno di una proprietà privata recintata.
Il MEF è un sistema investigativo che, basandosi su prove tecniche quali la tipologia di vegetazione bruciata, le condizioni del vento, l’orografia del terreno e altre evidenze fisiche come segni sulla corteccia e nel terreno, consente di risalire all’origine precisa dell’incendio e al punto di innesco.
Le operazioni di spegnimento sono state coordinate dal Direttore delle Operazioni di Spegnimento (DOS) dei Vigili del Fuoco, con il supporto di un elicottero della flotta della Regione Lazio. L’incendio, di natura colposa, ha devastato una superficie di circa 3 ettari, composta principalmente da macchia mediterranea.
Il presunto responsabile, proprietario dell’area da cui ha avuto origine l’incendio, è stato denunciato a piede libero.


